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Ruggero Savinio è nato a Torino, il 22 dicembre 1934, da Andrea de Chirico e Maria Morino; vive e lavora a Roma. Per tradizione familiare, si avvicina prestissimo al mondo dell'arte: il padre, con lo pseudonimo di Alberto Savinio, è stato uno dei maggiori artisti e scrittori del Novecento; la madre, attrice drammatica, recitò nell'ultima tournèe di Eleonora Duse, in America; lo zio, Giorgio de Chirico, è il pittore italiano del secolo più noto del mondo. A quindici anni Ruggero comincia a frequentare lo studio dello zio, da cui riceve importanti insegnamenti di tecnica pittorica. Nonostante la vicinanza di due personalità così forti, Ruggero Savinio trova ben presto una propria strada. Frequenta, a Roma, la Facoltà di Lettere, tenendo con due amici pittori la sua prima mostra di dipinti, nel 1956, presentata da Giuseppe Ungaretti. Nel 1958 soggiorna a Parigi con una borsa di studio assegnatagli da Lionello Venturi. Tornato in Italia nel 1961, l'anno successivo tiene, a Milano, presso la Galleria delle Ore, la sua prima mostra personale. Nel 1965 partecipa alla mostra Alternative Attuali 2, curata da Enrico Crispolti, che l'artista considera come la sua prima vera sortita pubblica. Sempre nel 1965 è di nuovo a Parigi, dove, nel 1967, presso la Galerie Jacob, tiene una mostra di disegni presentata dal poeta Dominique Fourcade e dal critico Guy Weelen. Nel 1968 si stabilisce a Milano. Fra il 1974 e il 1976 esegue la serie di opere dal titolo Giochi d'acqua. Nel 1977 dà vita al ciclo di dipinti L'età dell'oro, caratterizzato da una nuova esplosione cromatica, con forti richiami alla cultura romantica. Nei primi anni Ottanta nascono le opere dal titolo La sera a Santa Lucia con chiari riferimenti ai rilievi greci e romani. Tra il 1983 e il 1986 viene fortemente attratto da antichi maestri, quali Velasquez, Sebastiano del Piombo e Saraceni. Ispirandosi alle loro opere esegue dipinti quali Johannes, La morte di Adone, San Rocco.
Nel 1984 torna a vivere a Roma. Suggestionato dai paesaggi archeologici, dà vita a un gruppo di opere che prende il titolo Rovine. Sono dipinti generalmente di grande formato. Tra il 1986 e il 1988 dipinge i cicli delle Muse e delle Fortune. Parallelamente sviluppa il tema che è, forse, a lui più caro: le Conversazioni. Al momento delle sacre Conversazioni rinascimentali, l'artista colloca le figure in uno spazio silenzioso, enigmatico.
Dal matrimonio con Annelise Alleva, nascono, nel 1990 Andrea, e nel 1992 Gemma. Prende così vita un nuovo ciclo di dipinti familiari, quadri come Viaggio di nozze, La bella stagione, Autoritratto con Andrea. Ha tenuto numerose mostre in Italia e all'estero.
Nel 1986 gli viene conferito il premio Guggenheim per un artista italiano; nello stesso anno espone con una sala personale alla Art International Exposition di Chicago. Nel 1990 e nel 1991 tiene esposizioni personali presso la Galleria Philippe Daverio di New York. Nel 1995 e nel 1998 viene invitato con una sala personale alla Biennale internazionale d'Arte di Venezia. Nel 1996 viene insignito del titolo di Accademico di San Luca.
Dal 1997 insegna presso la International School of Art di Montecastello di Vibio. Nel 1989 è allestita una sua mostra retrospettiva all'ex convento di San Francesco, a Sciacca; un'altra nel 1992 a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano e, nel 1997, a Villa Foscarini Rossi, a Stra. Nel febbraio 1999 si è aperta a Milano, nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco, una sua grande antologica. Nell'estate 2000 è ospite della Ballinglen Foundation, Ballycastle, Country Mayo, in Irlanda.
Nel 1997 è uscita, presso Marsilio, una sua ampia monografia, con testi di Massimo Cacciari, Guido Giuffrè e dell'artista.
Ruggero Savinio è anche scrittore. Nel 1981 ha pubblicato presso l'editore Scheiwiller il racconto L'età dell'oro; nel 1992 Percorsi della figura (La Cometa), e, nello stesso anno, Ombra portata (Anabasi). Nel 1996 Paesaggio con figura (Le lettere). Suoi scritti sono apparsi su riviste come Carte segrete, La Tartaruga, Paragone, Linea d'ombra, Nuovi argomenti, Pagine, L'Almanacco dell'Altana, Anima. Di prossima pubblicazione un suo testo nella Antologia del racconto italiano del Novecento, nei "Meridiani" di Mondatori.