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Repubblica Italiana
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Ragazzi in Aula 2000
"Ragazzi in Aula 2000"
Anche quest'anno "Ragazzi in Aula" ha consentito a 515 giovani delle scuole superiori di "fare il deputato". Per un giorno, domenica 28 maggio, gli studenti provenienti da ogni provincia italiana, riuniti nell'Aula di Montecitorio, hanno discusso e votato, con una tessera elettronica, i progetti di legge da loro stessi elaborati. La proposta che ha ottenuto il maggior numero di consensi sarà iscritta, secondo l'impegno dell'Ufficio di presidenza della Camera, nell'ordine del giorno dell'Assemblea e potrà quindi seguire tutte le tappe di un progetto di legge vero e proprio: potrebbe, insomma, diventare legge dello Stato. E' successo con la legge n. 17 del 28 gennaio 1999, che ha introdotto una serie di misure a favore degli studenti universitari portatori di handicap. Anche il progetto sullo sviluppo del turismo scolastico nelle aree naturali protette è stato approvato dalla Camera ed è passato all'esame del Senato, mentre la proposta approvata dai ragazzi nel 1999 sulla donazione de midollo osseo è stata abbinata all'esame, già in corso da parte del Parlamento, di un provvedimento sulla stessa materia.
Si è rinnovato così, per il quarto anno consecutivo, un'iniziativa che ha permesso di instaurare un rapporto diretto tra giovani e organi rappresentativi, e di avvicinare ulteriormente il mondo della scuola alla Camera, con un contatto in prima persona con il lavoro parlamentare fin nel "cuore" dell'istituzione.
Le sei proposte all'ordine del giorno della quarta edizione riguardavano altrettanti temi di particolare rilevanza sociale: modifiche alle norme sull'obbligo scolastico, istituzione di un fondo per l'assistenza alle madri minorenni, individuazione di spazi da destinare ai "graffiti" dei "writers", tutela sanitaria dello sport e lotta all'uso di doping, misure volte a premiare i comportamenti positivi di fronte alla legge o ai dettami della convivenza sociale, misure per reprimere la pratica dei combattimenti tra animali. Quest'ultima è risultata la proposta più votata con 448 voti favorevoli.
Le classi partecipanti hanno elaborato una proposta di legge composta da una relazione e da un articolato e hanno inviato il materiale al provveditore agli studi della rispettiva provincia. Ciascun provveditore, con l'ausilio di un gruppo di lavoro, ha effettuato una selezione, scegliendone due - una proveniente da una scuola del capoluogo di provincia e un'altra proveniente da una scuola della provincia - da inviare alla Camera. Per assicurare la rappresentanza delle minoranze linguistiche, nelle Province di Bolzano e Trieste è stata adottata una procedura distinta.
Le domande selezionate dai provveditori sono state quindi esaminate da un'apposita commissione designata dall'Ufficio di presidenza della Camera. Tale commissione ha indicato la proposta prescelta tra le due arrivate da ciascuna provincia in modo da individuare le 106 classi convocate per la seduta di "Ragazzi in Aula", e poi ha operato un ulteriore vaglio che ha portato alle sei proposte di legge poste all'ordine del giorno del 28 maggio (due "firmate" da scuole del nord, due da quelle del centro e due da scuole del sud).
Il giorno della discussione in Aula, il Presidente ha dato la parola ai relatori, ai ragazzi iscritti a parlare e ai ministri competenti per il parere del Governo sulle diverse proposte. Le sei proposte sono state messe ai voti.
I deputati membri dell'Ufficio di presidenza (vice-presidenti, questori, segretari di presidenza) si sono impegnati, come accennato, affinché sia presentata e discussa dalla Camera dei deputati la proposta più votata.
I resoconti, le proposte presentate e quelle discusse e le registrazioni audio-video di "Ragazzi in Aula" restano disponibili sul sito della Camera.