DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE - S2014


ONOREVOLI SENATORI. - Occorre restituire significato alla differente funzione del potere legislativo e di quello esecutivo ed al loro reciproco rapporto. Per far ció occorre rafforzare la possibilità di svolgimento della funzione governativa, senza per questo ridurre la centrale importanza del Parlamento, che anzi verrà esaltata dalla concentrazione della sua attività nella posizione di regole generali e non nella disciplina di fattispecie particolari.
Un rafforzamento del potere esecutivo, già vanamente tentato con la legge di riforma della Presidenza del Consiglio, é possibile soltanto rafforzandone la legittimazione democratica mediante idonei strumenti di investitura, che lo sottraggano alla funzione impropria di comitato di secondo grado del Parlamento e delle sue maggioranze ed alla conseguente condizione di minorità per carenza di investitura popolare.
Diventa allora di fondamentale importanza il tema del raccordo delle competenze e la soluzione prescelta si innesta sulla proposta che viene formulata per il superamento dell'odierno sistema bicamerale perfetto.
Infatti, da un lato, la riforma proposta del rapporto tra Parlamento e Governo, capace di esaltare la specificità del contributo che ciascun potere costituzionale puó recare alla conduzione della cosa pubblica, comporta necessariamente un ripensamento dell'attuale struttura bicameralista del primo.
D'altro lato, l'utilità del bicameralismo appare ancor piú evidente in uno Stato federalista dotato di accentuate autonomie, ma esige una meditata differenziazione dei ruoli tra una Camera dedita alla legislazione riguardante problemi generali e un Senato cui siano assegnate le funzioni piú direttamente connesse alla struttura pluralista dello Stato, prima fra tutte la cura del raccordo tra le diverse realtà territoriali, anche attraverso forme di controllo sulle diverse funzioni pubbliche e conseguenti approvazioni di interventi surrogatori. Una funzione che potrebbe essere altresí mirata alla verifica della rispondenza dell'azione complessiva dei pubblici poteri alla realtà emergente dallo sviluppo degli accordi internazionali e precipuamente dell'Unione europea.
In altri termini, per il Senato si propone un ruolo prioritario di raccordo tra il sistema delle Regioni, il sistema dello Stato centrale e il sistema europeo e internazionale, nonché la competenza per le politiche di solidarietà e di riequilibrio territoriale.
Completa il nuovo sistema di bicameralismo imperfetto la previsione delle leggi organiche, riguardanti materie di rilevante interesse generale (elettorale, giustizia, bilancio, autorità indipendenti, eccetera), sottoposte all'esame e all'appprovazione di entrambe le Camere, nonché il potere di richiamo delle leggi approvate dalla Camera, su richiesta di almeno un quinto dei senatori.


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