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Al Senato il Presidente del Consiglio svolge comunicazioni sulla questione albanese e in particolare sull'invio in Albania di una forza multinazionale di protezione sotto la guida dell'Italia, in adempimento della risoluzione n. 1101 dell'ONU. Vengono presentate quattro risoluzioni, due favorevoli all'intervento italiano (risoluzioni della maggioranza e del Centro-destra) e le altre due contrarie (Lega Nord e Rifondazione comunista). Seguono gli interventi sulle comunicazioni del Governo, nel corso dei quali il sen. Russo Spena manifesta l'opposizione del gruppo di Rifondazione comunista alla missione italiana in Albania. Dopo la replica del Presidente del Consiglio, si passa alle dichiarazioni di voto sulle risoluzioni: il sen. Marino dichiara che il gruppo di Rifondazione voterà contro la risoluzione presentata dalla maggioranza, con la quale si impegna il Governo a dare esecuzione alla risoluzione dell'ONU. Si passa alla votazione: vengono respinte le risoluzioni del Centro-destra, della Lega Nord e di Rifondazione comunista; viene approvata la risoluzione n. 4 della maggioranza.
9 aprile 1997Si svolge alla Camera la discussione sulle comunicazioni del Governo e sulle mozioni presentate dal Polo, dalla Lega Nord e da Rifondazione comunista sulla missione multinazionale di pace in Albania. Nel suo intervento il presidente del Consiglio Prodi, riferendosi al problema politico conseguente al voto espresso al Senato dal gruppo di Rifondazione comunista specifica: "dichiaro fin da ora che se il dissenso di tale gruppo permarrà, mi recherò immediatamente dal Capo dello Stato per informarlo ufficialmente della situazione, rimettendomi alle sue valutazioni". A conclusione del dibattito viene presentata una risoluzione sottoscritta dai presidenti di gruppo dell'Ulivo e del Polo, su cui il Governo esprime parere favorevole. La risoluzione Mussi ed altri n. 6-00017 è approvata con i l voto favorevole dei gruppi del Polo e il voto contrario del gruppo di Rifondazione comunista e della Lega. Subito dopo il Presidente del Consiglio si reca al Quirinale per riferire sulla situazione politica determinatasi, ma non rassegna le dimissioni. Il Presidente della Repubblica invita i l Governo a presentarsi alle Camere.
10 aprile 1997Il Presidente del Consiglio rende comunicazioni al Senato "per un chiarimento politico sull'azione che il Governo intende perseguire e per verificare se sul suo programma il Governo gode ancora della fiducia delle Camere". Il dibattito si conclude lo stesso giorno con l'approvazione della risoluzione n. 6-00016 (Salvi, Elia, Del Turco, Pieroni, De Carolis, Mazzuca Poggiolini, Marino Luigi, Occhipinti), sulla quale il Governo ha posto la fiducia . Il Presidente del gruppo di Rifondazione comunista sen. Marino, intervenendo in sede di dichiarazioni di voto e annunciando il voto favorevole, afferma: "Rifondazione comunista ha sempre dichiarato che la sua contrarietà all'intervento in Albania non implicava in alcun modo la crisi del governo Prodi... La sua forza politica continuerà senz'altro a sostenere il Governo fino a quando esso eviterà di procedere a tagli alla spesa sociale e continuerà a perseguire un organico disegno riformatore".
11 aprile 1997Si svolge alla Camera il dibattito sulle comunicazioni del Governo. Il Presidente del Consiglio ricorda le vicende che hanno determinato la frattura all'interno delle forze politiche che sostengono il Governo rendendo pertanto indispensabile un chiarimento in sede parlamentare sulla permanenza della maggioranza. Al termine dell'intervento di Prodi viene presentata la risoluzione n. 6-00018 (Mussi, Mattarella, Diliberto, D'Amico, Paissan, Crema, Masi, Piscitello, Sbarbati), sulla approvazione della quale il Presidente del Consiglio pone la fiducia. Nel corso del dibattito che segue l'on. Bertinotti afferma che "le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio inducono il suo gruppo a rinnovare la fiducia al suo Governo ... pur ribadendo il dissenso sulla missione militare".
12 aprile 1997Il dibattito si conclude con la replica del Presidente del Consiglio, le dichiarazioni di voto e la votazione sulla questione di fiducia posta sull'approvazione della risoluzione n. 6-00018 (321 favorevoli, 262 contrari e 1 astenuto).