Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Vai al Menu di navigazione principale

Stemma della Repubblica Italiana
Repubblica Italiana
Bandiera Italia Bandiera Europa

Inizio contenuto

Alfonso Quaranta


PRESIDENTE. Presidente Quaranta, a lei la parola.

ALFONSO QUARANTA, Presidente di sezione del Consiglio di Stato. Sarò molto breve. L’esperienza maturata nei primi due anni di funzionamento della sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato è a mio avviso estremamente positiva, sia in relazione al numero dei regolamenti che abbiamo esaminato sia alla loro qualità sia anche per l’ottimo rapporto che si è instaurato con le amministrazioni. Noi facciamo una sorta di istruttoria, prima ancora che la sezione si riunisca, con funzionari dell’amministrazione per chiarire molti problemi e per rispettare i termini che ci sono stati assegnati. Devo dire che all’inizio eravamo un po’ preoccupati per il termine di 45 giorni, ma la realtà ha dimostrato che riusciamo ad essere puntuali: credo che, solo in quattro o cinque casi, su 6-700, si sia superato il termine di 45 giorni, solo per pochi giorni e comunque mai più di cinque e per ragioni che avevano il loro fondamento.

Vorrei richiamare l’attenzione su due punti. Il primo riguarda il monitoraggio: quello preventivo, cioè l’istruttoria, è indiscutibilmente utile ai fini della valutazione di impatto, ma c’è quella fase che a noi sfugge completamente, ma su cui riteniamo si debba concentrare l’attenzione, dell’impatto successivo e della verifica dei risultati sotto un aspetto particolare che credo non sia stato ancora preso sufficientemente in considerazione e al quale non fa riferimento la legge n. 50 del 1999.

Mi riferisco ai costi riflessi o occulti che possono derivare anche dalle norme regolamentari. E’ chiaro che queste ultime non possono comportare spese, ma bisogna compiere un’attenta analisi di ciò che nel tempo può derivare dall’applicazione delle norme: si tratta di ciò che in via approssimativa definisco costi riflessi o occulti. Il secondo punto deriva da un’affermazione compiuta dall’onorevole Frattini nel suo intervento. Mi riferisco all’opportunità di prevedere che periodicamente (ad esempio annualmente) il Consiglio di Stato (la sezione normativa) presenti una relazione al Parlamento e al Governo sull’attività svolta proprio per mettere in rilievo le difficoltà che si sono incontrate o le disfunzioni che si possono verificare.

Vorrei fare un piccolo esempio che potrebbe essere significativo su un piano più generale. Una delle leggi Bassanini ha previsto l’eliminazione del limite di età per la partecipazione ai concorsi ed anche la possibilità che norme regolamentari reintroducano tali limiti. Abbiamo avuto la netta sensazione che attraverso lo strumento regolamentare potesse verificarsi un’elusione del dettato normativo. Molte amministrazioni hanno formulato proposte di regolamento dirette alla reintroduzione dei limiti di età già soppressi; ora, in presenza di una ragione giustificativa (personale addetto a particolari attività o personale appartenente alla polizia di Stato o altro ancora) siamo stati ben lieti di dare il nostro parere favorevole. Ma qualora la norma regolamentare venga utilizzata per reintrodurre limiti di età in settori in cui non c’è alcuna ragione giustificativa, appare evidente che in questo modo si potrebbe eludere la norma. Penso quindi che una relazione periodica sul panorama che la sezione normativa può aver occasione di valutare nel corso della sua attività possa essere utile proprio nell’ambito di quei rapporti interistituzionali cui ha fatto riferimento il collega Bile.

PRESIDENTE. Grazie, presidente Quaranta, anche per la proposta che ha formulato.

Fine contenuto

Vai al menu di navigazione principale