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Leopoldo Elia


PRESIDENTE. Si è così esaurito il primo giro di valutazioni. Passiamo ora alla fase conclusiva. Darò la parola per brevissimi interventi a coloro che volessero intervenire. Ha facoltà di parlare il presidente Elia.

LEOPOLDO ELIA, Componente della Giunta per il regolamento del Senato della repubblica. Un brevissimo caveat. Vorrei dire, come considerazione generale, che la molteplicità delle fonti accresce il pericolo della contraddittorietà delle deliberazioni parlamentari: il Parlamento “che disvuol ciò che volle…”. Questo è il pericolo che deve essere rappresentato. E l’esigenza di evitare questi comportamenti contraddittori nel rispetto del criterio di competenza si avverte soprattutto una volta che le leggi, la Costituzione in particolare, abbiano conferito poteri normativi ad altri enti (Unione europea, regioni e così via). Vi è un interesse fondamentale a rispettare quei criteri per evitare non solo conflitti di norme (del resto già lo aveva rilevato il collega Cananzi), ma anche controversie giurisdizionali di fronte alla Corte costituzionale o ad altri organi come la Corte europea.

Evitare conflitti è particolarmente importante in relazione alle autonomie funzionali – territorio poco esplorato – che riguardano l’autonomia statutaria. Bisogna fare in modo che nei confronti degli enti locali, ma anche nei confronti delle autonomie funzionali, vi sia il rispetto della sfera statutaria, che altrimenti potrebbe essere modificata ad arbitrio del legislatore. Inoltre, bisogna essere molto attenti a non rilegiferare ciò che è stato delegificato. Nel caso che ho citato prima ci può essere una riappropriazione anche involontaria di poteri che erano già stati devoluti ad altri soggetti.

In questo secondo caso c’è una contraddizione che di per sé non dà luogo ad una illegittimità o ad una illegittimità costituzionale ma che crea comunque qualche difficoltà. Se si torna alla cementificazione legislativa, sono infatti necessari per le successive modifiche nuovi interventi del legislatore laddove altrimenti sarebbero sufficienti interventi del soggetto del potere regolamentare. Certo, per il cittadino può essere indifferente, al limite, che il groviglio normativo sia costituito solo da regolamenti o in parte anche da tutta una serie di leggi, ma io credo che indirettamente anche il cittadino possa trarre giovamento da una maggiore possibilità di modificare, con procedimenti più sciolti, un materiale normativo che altrimenti diviene più rigido e più difficilmente modificabile. Grazie.

PRESIDENTE. La ringrazio, presidente Elia.

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