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Formazione del Governo Prodi


21 aprile 1996

Svolgimento delle elezioni per il rinnovo della Camera e del Senato (vedi il riepilogo dei seggi per la quota maggioritaria e per la quota proporzionale ottenuti alla Camera).

9 maggio 1996

Prima riunione delle Camere. Al Senato viene eletto Presidente alla seconda votazione il sen. Mancino (PPI).

10 maggio 1996

Alla Camera viene eletto Presidente alla quarta votazione l'on. Violante (PDS).

14 maggio 1996

Elezione dei Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera.

15 maggio 1996

Elezione dei Presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato. Il Presidente della Repubblica inizia le consultazioni per la formazione del nuovo Governo, secondo la procedura abbreviata, che prevede che vengano ricevute le delegazioni degli schieramenti che si sono presentati alle elezioni e non i singoli partiti o gruppi parlamentari. Salgono pertanto al Quirinale il Presidente della Camera e il Presidente del Senato, la rappresentanza dell' Ulivo, guidata dall'on. Prodi e composta dagli 8 esponenti delle forze politiche che compongono la coalizione, la rappresentanza del Polo, con i 7 componenti della coalizione e una delegazione della Lega Nord.

16 maggio 1996

Si concludono le consultazioni: Scalfaro riceve i rappresentanti di Rifondazione comunista, del Gruppo Misto del Senato e della Camera, della Sudtiroler Volkspartei, dell'Union Valdota ine. Sono infine ascoltati gli ex Presidenti della Repubblica Cossiga e Leone. In serata Scalfaro conferisce l'incarico per la formazione del Governo all'on. Prodi, il quale "accetta con riserva con la promessa di scioglierla nei tempi più brevi possibili".

17 maggio 1996

Il Presidente del Consiglio incaricato Prodi si reca al Quirinale, per sciogliere la riserva e sottoporre al Presidente della Repubblica le proposte per la composizione del nuovo Governo. Si conclude dopo 127 giorni la crisi di governo. Con tre D.P.R. emanati in data 17 maggio 1996 (tutti in G.U. 122/1996) il Presidente della Repubblica: accetta le dimissioni rassegnate l'11 gennaio 1996 dal Presidente del Consiglio Dini in nome proprio e dei Ministri del Gabinetto da lui presieduto; accetta le dimissioni dalle rispettive cariche rassegnate dai Sottosegretari di Stato; nomina l'on. Prodi Presidente del Consiglio. Con altro decreto in pari data il Presidente della Repubblica nomina, su proposta del Presidente del Consiglio, i 20 Ministri (rispetto ai 19 del Gabinetto uscente) del nuovo Governo (tre sono i Ministri senza portafoglio, ai quali saranno conferiti, il 18 maggio, gli incarichi). Vengono accorpati alcuni incarichi ministeriali: l'on. Veltro ni assume l'incarico di Ministro dei Beni culturali ed ambientali con l'incarico per lo spettacolo e lo sport; al Ministro degli affari esteri viene conferito l'incarico per gli italiani all'estero; al Ministro dell'Interno viene conferito l'incarico per il coordinamento della protezione civile; al Ministro dei Lavori pubblici viene affidato l'incarico per le aree urbane e al Ministro dell'industria viene conferito l'incarico per il turismo. Inoltre vengono accorpati i Ministeri del Tesoro e del Bilancio e quelli della Pubblica Istruzione ed Università. Viene meno l'incarico ministeriale del coordinamento dell'Unione europea, affidato nel precedente governo al Ministro del bilancio. Le funzioni in materia di rapporti con il Parlamento verranno delegate al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio on. Bogi, che sarà successivamente nominato, con decreto i n data 14 marzo 1997, Ministro senza portafoglio con lo stesso incarico. Al Quirinale il Presidente del Consiglio presta giuramento nelle mani del Capo dello Stato.

18 maggio 1996

Al Quirinale prestano giuramento i Ministri. Prima riunione del Consiglio dei Ministri; il Consiglio esprime parere favorevole sulla proposta, avanzata dal Presidente Prodi , di attribuzione delle funzioni di Vice Presidente del Consiglio dei Ministri al Ministro per i Beni culturali ed ambientali, on. Veltroni; di nomina a Sottosegretario di Stato per la Presidenza del Consiglio, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo, del dr. Enrico Micheli (due DPR in data 18 maggio 1996; GU 122/1996); di conferimento degli incarichi ai Ministri senza portafoglio (per la funzione pubblica e gli affari regionali, per la solidarietà sociale e per le pari opportunità) ed ai Ministri per i Beni culturali ed ambientali (incarico per lo spettacolo e lo sport), degli Affari esteri (incarico per gli italiani all'estero), dell'Interno (incarico per il coordinamento della protezione civile), dei Lavori pubblici (incarico per le aree urbane) e dell'Industria (incarico per il turismo), (DPCM 18 maggio 1996, GU 122/1996).

21 maggio 1996

Riunione del Consiglio dei ministri. Il Presidente on. Prodi sottopone al Consiglio le proposte di nomina dei 47 Sottosegretari di Stato (tale numero non comprende il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio già nominato il 18 maggio 1996) presso i vari dicasteri (16 in più rispetto ai 31* presenti nel precedente Governo) concertate con i singoli Ministri interessati; i l Consiglio esprime il proprio avviso favorevole. I Sottosegretari non parlamentari sono 17.

22 maggio 1996

I Sottosegretari vengono nominati con DPR 22 maggio 1996 (G.U. 122/1996) e prestano giuramento a Palazzo Chigi nelle mani del Presidente del Consiglio. Nel pomeriggio il Presidente del Consiglio si presenta al Senato per esporre le linee programmatiche del Governo e consegna poi alla Camera, secondo la prassi, il testo delle dichiarazioni programmatiche pronunciate al Senato.

23 maggio 1996

Inizia al Senato il dibattito sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio.

24 maggio 1996

Al Senato si conclude il dibattito sulle comunicazioni del Governo. Dopo la replica del Presidente del Consiglio viene posta in votazione la mozione di fiducia n. 1-00004 (sen. Salvi, Elia, Pieroni e Del Turco) per la fiducia al Governo Prodi, del seguente tenore: "Il Senato, udite le comunicazioni del Governo, le approva e passa all'ordine del giorno" (risultato della votazione: presenti: 314; votanti 313; astenuti 1; maggioranza 157; favorevoli 173; contrari 139).

29 maggio 1996

Inizia alla Camera il dibattito sulle comunicazioni del Governo, che prosegue nella seduta del 30 maggio e si conclude il giorno successivo.

31 maggio 1996

Alla Camera dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto, viene posta in votazione la mozione di fiducia n. 1-00003 (Mussi, Mattarella, Paissan, Masi, La Malfa e Piscitello) del seguente te nore: "La Camera, udite le comunicazioni del Governo, le approva e passa all'ordine del giorno" ( risultato della votazione: presenti e votanti 621; maggioranza 311; favorevoli 322; contrari 299; astenuti nessuno). Hanno votato a favore 171 deputati del gruppo Sinistra democratica-L'Ulivo, dei Popolari e democratici-L'Ulivo, 26 di Rinnovamento italiano, 34 di Rifondazione comunista e 24 del gruppo Misto. Hanno votato contro 121 deputati di Forza Italia, 89 di AN, 58 della Lega Nord, 29 del CCD-CDU, 2 del gruppo Misto.

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