PROGETTO DI LEGGE - N. 7580




        Onorevoli Colleghi! - Il comune di Bisceglie, ridente e operosa cittadina a nord di Bari, sorge in una terra abitata sin dal Paleolitico medio dall'uomo di Neanderthal, come testimoniato dalla presenza di grotte preistoriche lungo la "Lama di S. Croce" e dai numerosi dolmen tra cui il più noto è quello della Chianca. Vanta, tra l'altro, numerose testimonianze architettoniche di notevole interesse storico e culturale, tra i quali i casali dell'agro, la Torre Normanna (eretta nel 1060, è oggi sede del Museo etnografico, istituzione di proprietà giuridica della locale sezione dell'Archeoclub d'Italia), il castello normanno angioino, le numerose chiese in stile romanico-pugliese fra cui spiccano la Chiesa di S. Adoeno, di S. Margherita e la cattedrale con il suo splendido coro ed i suoi matronei. I Torrioni, che con le vecchie mura aragonesi racchiudono una infinità di vicoli, viuzze e palazzi nobiliari, fra cui meritano particolare menzione quelli delle famiglie Frisari, Ammazzalorsa e Tupputi, costituiscono solo alcuni esempi di un patrimonio artistico e culturale invidiabile.
        L'economia di questa città è sempre stata intimamente connessa al mare ed in modo molto particolare al mondo agricolo, alle sue tradizioni, alla sua cultura.
        Di questo mondo, dei suoi sapori risentono le locali tradizioni culinarie.
        Sulle tradizioni e soprattutto sull'arte dolciaria vorremmo sottolineare il nostro intervento per salvaguardare un dolce tipico di Bisceglie: "il sospiro".
        L'arte dolciaria era praticata nell'antica "Vescégghie" fin dal XV secolo, come attestato e documentato negli "Antichi statuti di Bisceglie", per i relativi dazi sullo "furno".
        Questa attività fu continuata dal Monastero di S. Luigi in Bisceglie, fondato nel 1519.
        Le Clarisse producevano e sfornavano i cosiddetti "sospiretti delle monache", realizzati con pan di Spagna, farcito con crema o marmellata, ricoperto di giulebbe.
        La tradizione, rimasta vivace dal XVIII secolo ai nostri giorni, si è poi divulgata "extra moenia".
        Quindi Bisceglie potrebbe ben definirsi "città del sospiro".
        L'enciclopedia "Meraviglie d'Italia" a cura di Valerio Lugani, volume Puglia (edizione Ariste - Milano, 1976), riporta questi dati: "sospiro", specialità di Bisceglie, dolcetti di pan di Spagna, farciti con varie creme. A Bisceglie vi erano e vi sono rinomati bar e pasticcerie: "Ze Manuele la Caffettere", il Caffè Garibaldi, il Caffè Rettifilo, Mastrototaro del Caffè dello Sport, Giacinto Cavaliere, ancora in piena attività con il suo "Bar Garden", Vincenzo Todisco detto "Presetteidde"; attualmente il Cova, il Bar Orchidea, il Bar Oriente, Pierino Todisco del Bar Cattedrale, Pantaleo Dell'Olio, attento pasticcere e studioso delle ricette tipiche della città, oltre tanti altri bravi pasticceri che, solo per ovvie ragioni di spazio, non trovano posto in questo brevissimo elenco.
        Questi rinomati artigiani biscegliesi vantano un primato su questo dolce denominato "sospiro", la cui produzione è, come descritto, nata nella nostra città, e diffusa in centri pugliesi viciniori.
        Con l'allargamento della concorrenza in campo regionale e nazionale, l'esigenza di fare capo ad un prodotto a denominazione di origine protetta appare imprenscindibile.
        Appaiono evidenti, a questo punto, le motivazioni per cui si richiede una legge che comporti il riconoscimento e la tutela del "sospiro di Bisceglie", sia per rivalutare e rilanciare sul piano economico lo sviluppo di tutto il settore dolciario, sia per meglio salvaguardare il consumatore nella fase d'acquisto del prodotto.




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