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Gorizia, 09/16/1997
***Messaggio inviato al Sindaco di Gorizia***
A CAUSA DI IMPEGNI ASSUNTI IN PRECEDENZA, NON POSSO PURTROPPO PARTECIPARE ALLA CERIMONIA CON LA QUALI OGGI SI CELEBRA IL 50° ANNIVERSARIO DELLA RESTITUZIONE ALL’ITALIA DELLA CITTÀ DI GORIZIA. ME NE DISPIACE DAVVERO, PER IL RILIEVO STORICO E POLITICO DELLA MANIFESTAZIONE. L’ATTRIBUZIONE ALLA JUGOSLAVIA DELLA VENEZIA GIULIA, SALVO UNA PARTE DELLA PROVINCIA DI GORIZIA E IL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE, FU IL PREZZO PIÙ DOLOROSO IMPOSTO AL NOSTRO PAESE DALLA FIRMA DEL TRATTATO DI PACE DI PARIGI, CHE CINQUANTA ANNI FA POSE FINE ALLA CATASTROFE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE CUI IL FASCISMO AVEVA PORTATO L’ITALIA. OGGI, QUANDO PER CONTINGENZE POLITICHE INTERNE E PER LA MUTATA SITUAZIONE INTERNAZIONALE SIAMO INDOTTI A RIFLETTERE SUL VALORE DELLA UNITÀ NAZIONALE, SUL SIGNIFICATO CHE HA L’INTEGRITÀ TERRITORIALE PER UNA DEMOCRAZIA MODERNA, POSSIAMO COMPRENDERE MEGLIO L’IMMENSO E NON COMPRESO SACRIFICIO CHE DOVETTE AFFRONTARE LA POPOLAZIONE DELLA VENEZIA GIULIA. LA FINE DEL BIPOLARISMO INTERNAZIONALE PONE ALLE FORZE POLITICHE E ALLE ISTITUZIONI IL COMPITO DI INDIVIDUARE SUL PIANO NAZIONALE UN TERRENO DI DIALOGO PER LA COSTRUZIONE COMUNE NELL’INTERESSE PRIMARIO DEL PAESE. NELLA REGIONE VENEZIA GIULIA QUESTO IMPEGNO È ANCOR PIÙ NECESSARIO PER SUPERARE, ANZITUTTO CON IL RICONOSCIMENTO PIENO DEI DIRITTI CONCULCATI, LE LACERAZIONI DEL PASSATO E PER COSTRUIRE UN SENTIMENTO CONDIVISO DA TUTTI DI APPARTENENZA ALLA STORIA, ALLA IDENTITÀ ED ALLA CULTURA DEL NOSTRO PAESE. NEL RINGRAZIARLA PER IL CORTESE INVITO, RIVOLGO A LEI ED A TUTTI I CITTADINI CHE PARTECIPERANNO ALLA CERIMONIA I MIEI MIGLIORI AUGURI PER UN’OTTIMA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE, CON L’AUSPICIO CHE CI SIANO PRESTO NUOVE OCCASIONI D’INCONTRO. CON MOLTI CORDIALI SALUTI. |