Commissione parlamentare per le riforme costituzionali

Le mozioni in materia di riforme istituzionali del luglio 1996

L'avvio dell'esame parlamentare delle proposte di legge istitutive della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali è stato preceduto nel luglio 1996 da un dibattito nelle due Camere sui contenuti e le procedure per l'approvazione delle riforme. Il dibattito si è svolto in occasione della presentazione nei due rami del Parlamento di una serie di mozioni sul tema delle riforme da parte di esponenti di quasi tutte le forze politiche.
In particolare, le mozioni presentate alla Camera erano le seguenti (a fianco dei presentatori di ciascuna mozione si riporta una breve sintesi della parte motiva dello strumento):
Nel corso della seduta della Camera del 18 luglio veniva presentata la risoluzione n. 6-00006, Mancina ed altri, che prevedeva l'istituzione, entro il novembre 1996, di una Commissione bicamerale per le riforme costituzionali con poteri referenti e con il compito di presentare alle Camere, entro il 30 giugno 1997, uno o più progetti di legge costituzionale di revisione della seconda parte della Costituzione.

Al Senato erano invece state presentate le seguenti mozioni:
Dopo un dibattito svoltosi nelle giornate del 17 e del 18 luglio 1996 in cui sono intervenuti tutti i maggiori leaders politici, nonché il Presidente del Consiglio Prodi, alla Camera venivano infine ritirate le mozioni n. 15, Caveri ed altri, n. 16, Sbarbati ed altri, e le risoluzioni n. 4, Danieli ed altri e n. 5, Mussi ed altri. La Camera respingeva invece le mozioni n. 20, Comino (voti contrari 534, voti a favore 55) e n. 21, Berlusconi ed altri (*) ed approvava la risoluzione n. 6, Mancina ed altri, con 301 voti favorevoli e 29 contrari. Dichiararono in particolare il voto a favore i gruppi Rinnovamento italiano, Misto (Verdi), Misto (La Rete), Misto (Union Valdotaine), Rifondazione comunista, Popolari e democratici-l'Ulivo, Sinistra democratica-l'Ulivo; si sono astenuti i gruppi CCD-CDU, Lega Nord, Alleanza nazionale e Forza Italia; hanno espresso dichiarazioni di voto in dissenso con il proprio gruppo i deputati Buontempo e Armaroli (A.N.), Bicocchi (Rinnovamento italiano), Sgarbi (Misto), Taradash, Savelli e Guidi (Forza Italia).
Al Senato il dibattito si è svolto il 17 e 18 luglio e si è concluso con la reiezione delle mozioni n. 1-00015 (Speroni ed altri) e n. 1-00016 (La Loggia ed altri), e con l'approvazione, per alzata di mano, dell'ordine del giorno n. 1 (Salvi ed altri) (**), di contenuto identico alla risoluzione n. 6-00006, Mancina ed altri, approvata dalla Camera.

(*) La mozione n. 21 (Berlusconi ed altri) è stata votata per parti separate: la parete motiva della mozione è stata respinta con 299 voti contrari e 222 favorevoli; la parte dispositiva è stata respinta con 309 voti contrari e 232 voti a favore.
(**) Contestualmente alla presentazione dell'ordine del giorno n. 1 (Salvi ed altri), è stata ritirata la mozione n. 1-00017 (Elia ed altri).



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