Comitato parlamentare Schengen-Europol

COMUNICATO FINALE
DEL COMITATO ESECUTIVO SCHENGEN
KONIGSWINTER 16 SETTEMBRE 1998
La prima riunione del Comitato Esecutivo delle Parti Contraenti Schengen sotto la Presidenza tedesca si è tenuta a Konigswinter il 16 settembre 1998.
la conferenza è stata presieduta da Manfred Kanther, Ministro Federale dell'Interno.
I Lander erano rappresentati dal vice presidente della Conferenza dei Ministri dell'Interno, Klaus Hardraht, Ministro dell'Interno degli Stati Liberi di Sassonia.
 
Il dibattito si è focalizzato su:
evoluzione recente dell'immigrazione clandestina e accordo su misure per contrastarla;
collaborazione reciproca per l'applicazione di misure di sorveglianza alle frontiere esterne;
scambio reciproco di esperti in documenti;
adeguamento degli stati che chiedono di aderire all'UE agli standard degli acquis di Schengen;
cooperazione tra Stati Schengen e Svizzera;
istituzione di un comitato permanente per il controllo dell'applicazione della Convenzione per l'attuazione dell'Accordo di Schengen da parte delle Parti Contraenti Schengen e degli stati che chiedono dei aderirvi;
applicazione pratica della Convenzione per l'Attuazione dell'Accordo di Schengen da parte della Grecia.
Dopo la conferenza è previsto un incontro a livello ministeriale tra gli Stati Schengen ed i paesi che chiedono di aderire all'UE, presieduto dal Segretario di Stato Prof. Dr. Kurt Schelter. E' prevista inoltre una visita all'Ufficio di Polizia di Frontiera di Francoforte/Meno, presso il quale sarà presentato il sistema di sicurezza integrato tra polizia di frontiera, polizia, autorità doganali, compagnie aeree e operatori aeroportuali.
 
Gli argomenti di seguito elencati sono stati oggetto di approfondimento:
Attualmente si registra un aumento della pressione migratoria alle frontiere esterne dell'area Schengen. Focolaio dell'immigrazione clandestina sono le coste dell'Italia meridionale, dove si intercetta un numero considerevole di persone provenienti dai paesi del Maghreb, ma anche curdi da Iraq e Turchia e, in misura minore clandestini da Albania e Kosovo. In Germania, nel periodo da gennaio a luglio 1998, sono stati individuati 5.130 clandestini di nazionalità jugoslava, di cui 2.122 entrati nel paese con l'aiuto di trafficanti. Solo nel mese di agosto 3.035 albanesi provenienti dal Kosovo hanno presentato domanda di asilo in Germania. L'Italia riferisce che circa 10.000 clandestini provenienti dall'Albania sono stati catturati ad Apulia nel periodo marzo-agosto 1998. Durante lo stesso periodo, sono state intercettate in Sicilia circa 6.000 clandestini provenienti dal Nord Africa.
La Presidenza tedesca ha ritenuto pertanto di convocare una riunione straordinaria della Task Force il 21 agosto 1998. Questo organismo, formato da una squadra di esperti delle Parti Contraenti Schengen, è incaricato di elaborare soluzioni rapide in situazioni critiche connesse a fenomeni migratori.
La Task Force ha elaborato un piano di azione inteso a contrastare i nuovi flussi migratori. Il Comitato Esecutivo ha adottato un pacchetto di misure generali che prevedono, inter alia:
l'attuazione di controlli rigorosi ai punti di frontiera;
la sorveglianza di tutte le frontiere esterne terrestri e marittime;
la salvaguardia delle zone portuali vietate all'accesso pubblico;
misure di polizia all'interno degli stati, in particolare lungo gli itinerari interessati dal traffico di clandestini;
rimpatrio immediato dei cittadini di paesi terzi entrati illegalmente, e
sanzioni ai vettori che trasportano verso uno Stato Schengen passeggeri privi dei documenti richiesti.
Il Gruppo Centrale è incaricato di rendere effettivo al più presto il piano di azione.
 
Gli Stati Schengen hanno convenuto sull'opportunità di valutare se il distacco temporaneo di Ufficiali di collegamento di una Parte Contraente alle frontiere esterne di un'altra parte Contraente possa contribuire alla protezione di queste ultime. Il Gruppo di Lavoro Schengen competente è stato incaricato di elaborare dei principi al riguardo.
Il Comitato Esecutivo è riuscito a raggiungere un accordo sui principi del distacco congiunto di esperti in documenti presso le stazioni aeroportuali all'estero e le missioni consolari degli Stati Schengen. In tal modo si intende addestrare il personale locale ad individuare documenti falsi. La capacità di riconoscere documenti falsi è fondamentale per prevenire l'ingresso illegale negli Stati Schengen, in particolare durante le procedure di rilascio dei visti e nel trasporto aereo di passeggeri. La Presidenza tedesca si sta impegnando ad intensificare la cooperazione al riguardo, attraverso la costituzione di squadre congiunte di consulenti. L'iniziativa è stata appoggiata da tutti.
Il Comitato Esecutivo ha definito i principi per un migliore coordinamento delle attività intraprese dai partners Schengen per adeguare i paesi dell'Europa centrale ed orientale e Cipro agli standard Schengen e UE. Detti Stati, che hanno chiesto di aderire all'UE, devono adottare gli acquis Schengen in base alle disposizioni del Trattato di Amsterdam e, pertanto, hanno bisogno di una preparazione adeguata.
Si svolgono, a tal fine, riunioni regolari a livello di Comitato Esecutivo e di altri organismi tra gli Stati Schengen e rappresentanti dei paesi richiedenti. Ad esempio, la presidenza tedesca organizzerà una conferenza sulla polizia di frontiera dal 20 al 23 settembre 1998, intesa a fornire ai capi delle forze di frontiera degli stati richiedenti informazioni adeguate in particolare sugli acquis di Schengen relativi alla protezione delle frontiere esterne.
Il Comitato Esecutivo stabilisce la costituzione di un comitato intenso a monitorare l'applicazione della Convenzione per l'Applicazione dell'Accordo di Schengen nelle Parti Contraenti e negli stati richiedenti. Un organo ad hoc sarà costituito per accertare il rispetto, da parte della Grecia, dei pre-requisiti previsti per l'entrata in vigore della Convenzione per l'Applicazione dell'Accordo di Schengen. I controlli alle persone in viaggio da e per la Grecia sono tuttora in vigore, sebbene quel paese collabori già, in pratica, alla cooperazione Schengen.
In questa occasione, il Ministro Federale dell'Interno Manfred Kanther ha dichiarato:
"La prima riunione del Comitato Esecutivo delle Parti Contraenti Schengen sotto la presidenza tedesca rappresenta un notevole passo avanti verso la strada della cooperazione Schengen. Siamo riusciti a definire le posizioni di base per riuscire ad affrontare le problematiche più rilevanti.
La presidenza tedesca ha compiuto progressi considerevoli riguardo all'adozione di linee guida per un piano di azione di lotta all'immigrazione clandestina nell'aerea, inter alia dal Kosovo e dai paesi del Maghreb. Come nei primi sei mesi di quest'anno ci siamo trovati a dover contrastare l'immigrazione clandestina nell'area Schengen di curdi provenienti da Iraq e Turchia, analogamente dobbiamo compiere un nuovo sforzo per evitare che l'Europa centrale ed occidentale diventi la destinazione dei flussi migratori clandestini e della criminalità ad essi connessa. Le misure sinora adottate si sono dimostrate uno strumento valido per frenare il flusso migratorio dei curdi.
Confidiamo anche stavolta nella loro efficacia.
 
La realizzazione degli interessi comuni delle Parti Contraenti, in particolare nell'ambito delle frontiere esterne, costituisce un elemento fondamentale del sistema ed è un pre-requisito decisivo per la stabilità del regime Schengen. Oltre agli strumenti già disponibili è necessario - pur mantenendo intatta la sovranità nazionale - adottate ulteriori misure che eliminino ogni preoccupazione in merito all'efficienza e alla sicurezza della cooperazione Schengen. Il Comitato Esecutivo ha chiesto di valutare se e a quali condizioni il distacco reciproco di ufficiali di collegamento presso le frontiere esterne incrementi la sicurezza di queste ultime.
 
Infine, apprezzo molto che il Comitato Esecutivo sia riuscito a giungere ad un accordo sulla costituzione di un comitato permanente incaricato di controllare il rispetto degli standard Schengen da parte dei paesi richiedenti e se la Convenzione per l'Applicazione dell'Accordo di Schengen viene attuata correttamente negli stati partners. Detto strumento costituisce un contributo prezioso per l'applicazione duratura delle disposizioni Schengen.
 
Ritengo che la costituzione del comitato sia particolarmente importante anche perché Schengen rappresenta una fase cruciale di cambiamento: da un lato, la cooperazione Schengen viene inglobata nell'ambito dell'Unione europea. Dall'altro, i nuovi membri UE saranno obbligati ad adottare tutti gli standard Schengen. E' evidente che la partecipazione all'area di sicurezza e libera circolazione di Schengen è aperta solo agli stati che dimostrino di adempiere pienamente ai requisiti richiesti. Il nuovo comitato svolgerà, a tale riguardo, un ruolo decisivo.
 
E' altresì di particolare importanza che gli stati richiedenti siano preparati ad adottare gli acquis di Schengen. La Presidenza tedesca di Schengen considera questo aspetto di primaria importanza".
 
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