Commissione Parlamentare Consultiva
in materia di riforma fiscale

PARERE APPROVATO AI SENSI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 1996 N. 662 SULLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE REVISIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE IN MATERIA DI TRIBUTI SUGLI AFFARI, SULLA PRODUZIONE E SUI CONSUMI E DI ALTRI TRIBUTI INDIRETTI

 

La Commissione parlamentare consultiva in materia di riforma fiscale ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 662;  

esaminato il decreto legislativo recante revisione delle sanzioni amministrative in materia di tributi sugli affari, sulla produzione e sui consumi e di altri tributi indiretti, in attuazione dell’art. 3, comma 133, lettera q) della legge 23/12/1996 n. 662;

Premesso che: 

il provvedimento completa e chiude la revisione del sistema sanzionatorio tributario non penale, disciplinando le sanzioni relative alle violazioni in materia di imposta di registro, sulle successioni e donazioni, sull’incremento di valore degli immobili , ipotecarie e catastali, di bollo, sulle assicurazioni private e contratti vitalizi, sugli spettacoli, di tasse sulle concessioni governative, sui contratti di borsa, di tributi doganali, di imposte sulla produzione e sui consumi, di tributi locali, sulle tasse di circolazione, sulle tasse automobilistiche e gli abbonamenti alle radioaudizioni e alla televisione, alle violazioni concernenti la legislazione sull’anagrafe tributaria e codice fiscale. Il tutto secondo principi fissati dalla delega e mediante modifiche ed integrazioni alle norme già contenute nelle relative leggi;

esprime parere favorevole

con le seguenti osservazioni:

1) Scarsa chiarezza del contenuto di alcune norme.

Sembra utile valutare la riformulazione del testo degli articoli 1, comma 1°, lettera b) e 2), comma 1, lettera f), per migliorare la leggibilità delle norme (rispettivamente riguardanti l’omessa o tardiva richiesta di registrazione o presentazione della denuncia ai fini dell’imposta di registro e altre violazioni in materia d’imposta sulle successioni e donazioni).

2) Sanzioni riguardanti tributi dei quali è imminente l’abrogazione.

Occorre valutare l’opportunità di intervenire, come lo schema di decreto fa, sulla disciplina sanzionatoria di alcuni tributi, dei quali è prevista l’imminente abrogazione per effetto di altre disposizioni normative:

a) I.C.I.A.P. (art. 13 dello schema), che sarà abolita con l’entra in vigore dell’I.R.A.P.;

b)Abbonamenti alle radioaudizioni (art. 18 dello schema), dei quali il disegno di legge collegato alla finanziaria 1998 prevede l’abolizione;

c) Abbonamento alla televisione (art. 19 dello schema), il cui allegato viene soppresso dal disegno di legge collegato alla finanzaria 1998.

3) Misura degli interessi moratori.

La misura degli interessi moratori previsti per il tardivo pagamento delle varie imposte, fissata al 7 per cento per semestre compiuto, appare eccessiva: sembra più equo stabilire la misura del saggio legale di interesse.

4) Tributi locali.

L’articolo 15, in materia di sanzioni per il tributo speciale per il deposito in discarica per i rifiuti solidi, sembra aver abrogato la sanzione per l’omesso od insufficiente versamento del tributo: andrebbe verificato se ciò risponde ad una reale volontà di abolizione della disposizione o meno.

5) All’articolo 2, comma 3, lett. b), sembrerebbe utile una migliore formulazione della norma in ordine alla precisazione di quali sono i documenti e le scritture cui la norma fa riferimento.

6) Sembra eccessiva la misura minima della sanzione di cui alla lett. b) dell’articolo 7.

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