L''Italia dei Comuni


Venezia, 11/05/1996


*** Messaggio inviato alla XIII Assemblea generale dell''Associazione Nazionale Comuni d''Italia






SONO SINCERAMENTE RAMMARICATO DI NON POTER PARTECIPARE AI LAVORI DELLA XIII ASSEMBLEA GENERALE DELL’ANCI.

L’INTENSO LAVORO DELL’ASSEMBLEA DELLA CAMERA, IMPEGNATA IN QUESTI GIORNI NELLA SESSIONE DI BILANCIO E L’INIZIO STAMANI DELLE VOTAZIONI NON MI CONSENTONO PURTROPPO DI ESSERE PRESENTE A QUESTO INCONTRO, CHE CONSIDERO DI PARTICOLARE IMPORTANZA.

DISCUTERE OGGI SU “L’ITALIA DEI COMUNI” SIGNIFICA RIFLETTERE SULLE ESPERIENZE MATURATE IN QUESTI ULTIMI ANNI E SOPRATTUTTO SUL FUTURO CHE I COMUNI AVRANNO NEL NUOVO ASSETTO DELLE NOSTRE ISTITUZIONI.



L’ATTUALE FORMA DI STATO, SPICCATAMENTE ACCENTRATRICE, POTEVA GIUSTIFICARSI IN UN PAESE CHE USCIVA DAL DISASTRO DELLA GUERRA E CHE AVEVA BISOGNO DI UN FORTE DIRIGISMO PER RISOLLEVARSI.

OGGI ESSA COSTITUISCE INVECE UNA INSOPPORTABILE GABBIA PER I SINGOLI, PER LE IMPRESE, E SOPRATTUTTO PER LE COMUNITÀ E GLI ENTI LOCALI.

IL FEDERALISMO DEVE SERVIRE A DISEGNARE UNA NUOVA FORMA DELLO STATO.

L’ITALIA, A PARTIRE DAI PRIMI SECOLI DI QUESTO MILLENNIO, HA NEI COMUNI, NELLE CITTÀ UNA SUA ORIGINALITÀ, UN SUO CODICE DI IDENTITÀ, CHE NOI DOBBIAMO RISPETTARE E VALORIZZARE.

PARTIRE DAL BASSO SIGNIFICA PORTARE I CENTRI DI DECISIONE VICINO AI PROBLEMI, ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI.

SIGNIFICA DARE LORO LA POSSIBILITÀ DI CONTROLLARE DIRETTAMENTE L’OPERATO DI CHI GOVERNA, DI PREMIARE O DI PUNIRE CON IL VOTO , A SECONDA DEI CASI, CHI È RESPONSABILE DELLA EROGAZIONE DEI SERVIZI.

SOLO SE DAREMO PIÙ FORZA AI COMUNI, DOTANDOLI DEI MEZZI IDONEI A RISPONDERE IN MODO ADEGUATO AI BISOGNI DEI CITTADINI, POTREMO INNESCARE UN MECCANISMO VIRTUOSO DI FIDUCIA E DI

















PARTECIPAZIONE, CHE SI ESTENDERÀ AI LIVELLI ISTITUZIONALI SUPERIORI.

QUESTA SCELTA COMPORTA UNA COERENTE DISTRIBUZIONE DI POTERI, RISORSE E RESPONSABILITÀ.

DOBBIAMO PASSARE DA UNA CONCEZIONE DEL POTERE PUBBLICO COME ORGANIZZAZIONE AD UNA CONCEZIONE DEL POTERE PUBBLICO COME FUNZIONE.

CIÒ SIGNIFICA PASSARE DA UNA AMMINISTRAZIONE PER PROCEDURE AD UNA AMMINISTRAZIONE PER OBIETTIVI.

PERCHÈ QUESTO AVVENGA È NECESSARIO LIBERARE L’ATTIVITÀ DI MOLTI AMMINISTRATORI, OGGI PARALIZZATA DAL TIMORE DI INCORRERE IN SANZIONI PENALI, DA LEGGI SPESSO OSCURE E CONTRADDITTORIE.

IN QUESTO QUADRO RESPONSABILITÀ POLITICO-AMMINISTRATIVA E RESPONSABILITÀ PENALE FINISCONO PER CONFONDERSI; CRESCE L’INCERTEZZA; L’AZIONE DI GOVERNO SI PARALIZZA.

TUTTO CIÒ CONTRASTA CON I PRINCIPI DELLO STATO DI DIRITTO, CHE DISTINGUONO L’AMMINISTRAZIONE DALLA GIURISDIZIONE.

PER COLPA DI LEGGI INADEGUATE CORRIAMO IL RISCHIO CHE IL VECCHIO CENTRALISMO BUROCRATICO VENGA SOPPIANTATO DA UN CENTRALISMO DI TIPO GIUDIZIARIO.

DOBBIAMO DISTINGUERE NETTAMENTE LA SFERA DELL’ILLECITO PENALE DALLA SFERA DELLE SCELTE DISCREZIONALI.

LA RIFORMA DEL REATO DI ABUSO D’UFFICIO, APPROVATA DAL SENATO ED ORA ALL’ESAME DELLA CAMERA, VA IN QUESTA DIREZIONE, PERCHÉ ÀNCORA LA RILEVANZA PENALE DEL FATTO AL DATO OGGETTIVO DELLA VIOLAZIONE DI NORME GIURIDICHE E SOTTRAE AL GIUDICE IL POTERE-DOVERE DI ENTRARE NEL MERITO DELLE SCELTE AMMINISTRATIVE.

IL FEDERALISMO COSTITUIRÀ UN IMPEGNO MOLTO GRAVOSO PER I COMUNI, PER LE PROVINCE E PER LE REGIONI. ATTRIBUIRÀ COMPITI NUOVI, ASSEGNERÀ MAGGIORI RESPONSABILITÀ. RICHIEDERÀ COMPETENZA E PROFESSIONALITÀ.

PER RISPONDERE A QUESTA SFIDA ABBIAMO BISOGNO DI PERSONE PREPARATE, CHE CREDANO NEI VALORI DELLA LEGALITÀ E DELLA DEMOCRAZIA, CHE ABBIANO LA CAPACITÀ DI GUIDARE CON ONESTÀ E DETERMINAZIONE LE NUOVE ISTITUZIONI.

COME DIMOSTRA LA RECENTE ESPERIENZA POSITIVA DELLE CITTÀ, NEL NOSTRO PAESE DISPONIAMO DI QUESTE RISORSE.

UNA SINTETICA VALUTAZIONE DELLE ATTUALI ESPERIENZE CI DICE CHE I SINDACI LAVORANO PER UN ITALIA CHE FUNZIONI, CHE DIA













SERVIZI AI CITTADINI, CHE SAPPIA CONIUGARE SVILUPPO ECONOMICO E CRESCITA SOCIALE.

A LORO VA LA MIA PARTICOLARE GRATITUDINE, PERCHÈ ESSI, CON IL PROPRIO SFORZO, STANNO GIÀ COSTRUENDO, SPESSO TRA GRANDI DIFFICOLTÀ, LE BASI DELLE NUOVE ISTITUZIONI.

DOBBIAMO COLTIVARE QUESTE RISORSE, FARLE EMERGERE, CREARE GLI STRUMENTI CHE LE SVILUPPINO E LE SALVAGUARDINO.

DALLE DONNE E DAGLI UOMINI CHE SI IMPEGNANO NELL’AMMINISTRAZIONE DELLE CITTÀ, VIENE OGGI UNA STRAORDINARIA LEZIONE CIVILE.

ESSI ESPRIMONO LA CAPACITÀ DI CREARE STRATEGIE PER UN FUTURO MIGLIORE, LA VOLONTÀ DI OFFRIRE SOPRATTUTTO AI GIOVANI LA POSSIBILITÀ DI IMPEGNARSI CONCRETAMENTE NELLA COSTRUZIONE DELL’ITALIA DEL FUTURO.

NEL FORMULARE A LEI E A TUTTI I PARTECIPANTI I MIEI PIÙ VIVI AUGURI PER LA MIGLIORE RIUSCITA DELL’INIZIATIVA, LE INVIO MOLTI CORDIALI SALUTI.

LUCIANO VIOLANTE

PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI