Orientagiovani,incontro annuale tra impresa e mondo della scuola


Roma, 11/15/2000


*** Messaggio inviato a Confindustria - Associazione degli industriali di Palermo***


La conduzione dei lavori dell''Aula connessi all''approvazione della legge finanziaria non mi consente di essere oggi a Palermo.

Condivido lo spirito e gli obbiettivi di questa iniziativa della Confindustria, che si sta dimostrando uno degli organismi italiani più attenti al futuro e alla competitività del nostro Paese.

Il carattere innovativo della net economy consiste nel fatto che per la prima volta nella storia dell''uomo la produttività di una impresa non dipende solo dalla disponibilità di materie prime e capitali, può dipendere anche dalla conoscenza, intelligenza, duttilità e creatività.

Per questa ragione essa rappresenta oggi una delle maggiori opportunità su cui la Sicilia può contare per sviluppare una posizione di rilievo strategico nell''assetto economico e civile del Paese.

La Sicilia va incontro alle trasformazioni prodotte dalla nuova economia forte di uno straordinario patrimonio di risorse e di potenzialità umane e naturali.

La sua popolazione rappresenta il 25% della popolazione dell''intero Mezzogiorno ed è lontana sia dal rischio di un rapido invecchiamento quanto da quello di una crescita incontrollata.

La regione vanta inoltre un enorme giacimento culturale e naturalistico la cui valorizzazione ha reso possibile un aumento delle presenze di turisti dal 1994 al 1999 del 34%.
Si discute molto della scadenza del 2006, quando cesseranno gli aiuti strutturali al Mezzogiorno.

Intendo però sottolineare, per il futuro della Sicilia, la scadenza del 2010, quando nell''area mediterranea nascerà la più vasta area di libero scambio del mondo con oltre 30 Paesi ed un mercato di circa 800 milioni di persone. Questa scadenza consentirà di valorizzare appieno la posizione geostrategica della Sicilia assicurando all''isola un ruolo chiave come interlocutore europeo privilegiato per i Paesi della sponda sud del Mediterraneo.

L''economia siciliana ha saputo riconoscere per tempo le potenzialità della rete. Lo dimostra il fatto che la Sicilia è al quinto posto tra le regioni italiane per incremento del numero di aziende tecnologiche ed informatiche. Le stime sull''indotto derivante degli insediamenti nell''area catanese lasciano prevedere la nascita di 200 nuove iniziative mentre tra il 1997 e il 1999 il numero degli occupati nel campo delle nuove tecnologie ha fatto registrare, in Sicilia come in tutto il Sud, un incremento di circa il 37%.

L''analisi dell''economia siciliana evidenzia una specifica vitalità e capacità imprenditoriale. L''indice di dinamismo dell''economia di Report Sud raggiunge infatti il valore più alto proprio in Sicilia.

La Sicilia sta contribuendo concretamente a consolidare l''immagine di affidabilità e di solidità dell''intero Paese, tornato anche per questo, tra i primi dieci Paesi di maggior richiamo per gli investitori stranieri.

Sono convinto che per proseguire su questa linea e rendere permanenti i risultati raggiunti sia fondamentale passare dal vecchio obbiettivo dello sviluppo al nuovo traguardo della competitività.

La sfida si può vincere mettendo al centro la competitività civile, sociale ed economica della Sicilia, del Mezzogiorno, dell’intero nostro Paese.

E’ bene concentrarsi attorno a questo obbiettivo, finalizzando alla competitività tutte le risorse intellettuali e materiali.

Ringraziandovi cordialmente per l''invito a partecipare all''incontro di oggi esprimo a tutti i partecipanti i miei più sinceri auguri di buon lavoro.