Allegato A
Seduta n. 778 del 27/9/2000


Pag. 57


...

(Sezione 9 - Iniziative per contrastare gli effetti delle armi a uranio impoverito sulla salute dei soldati italiani)

BALLAMAN. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
hanno ripreso a circolare sulla stampa nazionale voci secondo le quali alcuni militari italiani, impegnati nelle


Pag. 58

missioni di peace-keeping in atto in Bosnia e Kosovo, avrebbero contratto la leucemia, con esiti letali in qualche caso, e comunque provocando il rimpatrio immediato e segreto di tutti i soggetti colpiti;
dette voci sarebbero state raccolte da fonte statunitense;
è noto come sui teatri di guerra in Bosnia e Kosovo, anche e soprattutto nelle zone dove sono attualmente rischierati i militari italiani, le forze aeree dell'alleanza atlantica abbiano scagliato circa 31 mila proiettili anticarro all'uranio impoverito;
si ricorda come sugli effetti ultimi dell'uranio impoverito è ormai stata comprovata la tesi dell'assoluta nocività per la salute umana e sussista una folta casistica al riguardo;
si sottolinea, infine, come le medesime fonti giornalistiche sostengano che la difesa italiana non ha adottato alcuna precauzione per proteggere l'incolumità dei soldati italiani, mentre, ad esempio, le forze armate olandesi stanno addirittura diminuendo drasticamente le dimensioni del loro contingente in Kosovo a causa degli ultimi rilevamenti sulla radioattività -:
quali iniziative il Governo abbia adottato e voglia adottare immediatamente a tutela della salute degli uomini ed al fine di far considerare le armi contenenti uranio impoverito come non convenzionali e quindi da proibire. (3-06303)
(26 settembre 2000)