Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
gran parte da immigrati extracomunitari; oggi, infatti, l'incidenza degli abusivi rispetto agli operatori regolari arriva mediamente al 35-40 per cento con punte assai elevate nelle maggiori aree metropolitane e nelle località turistiche rivierasche -:
Interrogazioni a risposta immediata:
POZZA TASCA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
121/2000 contro la tratta delle donne, quali ulteriori provvedimenti il Governo intenda prendere per la piena attuazione nel nostro ordinamento degli atti internazionali e quali azioni concrete si intendano predisporre contro l'evidente dilagare del fenomeno anche nel nostro Paese.
BORROMETI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
EDO ROSSI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
SELVA, LANDI DI CHIAVENNA, ARMAROLI e GASPARRI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
e i criteri minimi per consentire la regolarizzazione degli stranieri presenti sul territorio in forma irregolare o clandestina;
STEFANI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
in Italia che sono stati denunciati, arrestati, condannati, di avviare quanto prima un'inchiesta interna al ministero degli affari esteri e dell'interno.
DILIBERTO e GRIMALDI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
BECCHETTI e MAMMOLA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
CHERCHI e BOLOGNESI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
MIRAGLIA DEL GIUDICE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
Interrogazioni a risposta orale:
GIORDANO, DE CESARIS, VENDOLA e NARDINI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
ricatto della criminalità, migliaia di cittadini che da oltre due anni risiedono e lavorano nel nostro Paese;
LUCCHESE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dell'industria, del commercio, dell'artigianato e del commercio con l'estero, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
FERRARI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro per le politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
riforma dell'Organizzazione comune di mercato del settore riso varata dalla Commissione europea nella seduta del 7 giugno 2000 e applicabile a partire dalla campagna 2001-2002;
Interrogazioni a risposta scritta:
LUCCHESE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
e lo spaccio di droga, che entrano nelle case dove rapinano, rubano, violentano, uccidono -:
ANTONIO PEPE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che:
MANZONI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle finanze e della giustizia. - Per sapere - premesso che:
supera le lire 100 mila, ha disatteso ad oggi ogni pubblico pronunciamento, e nell'intento di conseguire un tributo non dovutogli, attraverso la Sesit Puglia S.p.A., ha iniziato una vera e propria campagna di terrorismo psicologico, facendo inviare ai presunti debitori, lettere di invito al pagamento, entro il perentorio termine di cinque giorni, sotto comminatoria, in mancanza, di «iscrizione di ipoteca sui beni immobili iscritti a suo nome; comunicazione all'autorità competente per il fermo degli automezzi a lei attualmente intestati; pignoramento c/terzi per somme di denaro dovute a titolo di stipendio, pensione, fitto o altro»;
MENIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dell'ambiente e delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
il giro di affari relativo alla falsificazione di prodotti di consumo e di servizi nel nostro Paese ha superato, solo nel corso del 1999, un giro di affari di 40 mila miliardi con un aumento, rispetto al 1990, del 30 per cento circa;
il business dei falsi, delle contraffazioni di prodotti di consumo e di servizi ha realizzato in Italia, nel 1999, un giro di affari superiore, nel complesso, ai 40 mila miliardi, con un aumento, rispetto al 1990, di circa il 25-30 per cento;
il 60-65 per cento di tale giro di affari viene oggi gestito da società ed imprese collegate, o direttamente controllate, dalla criminalità italiana e straniera operanti nel nostro Paese;
il fenomeno della produzione dei prodotti falsi e del commercio illegale sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti e colpisce anche settori che fino a qualche anno fa sembravano esserne del tutto immuni e secondo il Wto la produzione ed il commercio all'ingrosso ed al dettaglio di prodotti contraffatti realizza ormai un giro di affari complessivo non inferiore ai 600 mila miliardi coinvolgendo 60 nazioni;
il nostro, secondo le stime delle maggiori strutture operanti nel mondo è il Paese nel quale (dopo Thailandia, Taiwan, Corea e Cina), proprio per la particolare attenzione che le organizzazioni criminali dedicano a questo business, il fenomeno ha assunto le dimensioni più rilevanti;
il fenomeno comporta un evidente danno non solo alla produzione ed al commercio legale, ma anche all'erario. I danni per le imprese sono duplici: quelli diretti, che derivano dalle mancate vendite, dalla perdita di prestigio e di immagine e dal mancato recupero degli investimenti andati a vuoto a causa dell'espansione del «mercato parallelo» e del tutto illegale; quelli indiretti ricollegabili agli investimenti fatti nel settore della comunicazione per tutelare i propri prodotti e gli oneri derivanti dal deposito dei marchi;
anche il fenomeno produce, altresì, danni considerevoli all'erario in quanto il contraffattore sfugge a qualsiasi tassa od onere di contribuzione: il mancato guadagno intacca la bilancia commerciale e provoca costi aggiuntivi in materia di imposta e di contributi sociali;
secondo l'Eurispes il mercato illegale sottrae al fisco italiano l'8,24 per cento dell'Irpef ed il 21,27 per cento dell'Iva. In termini di fatturato le attività irregolari sottraggono al mercato della vera imprenditoria circa il 30 per cento del volume di affari globale;
sono evidenti le conseguenze del fenomeno anche sul mercato del lavoro dove, a causa di questo mercato parallelo sono andati perduti nell'Unione europea circa 100 mila posti di lavoro. È sufficiente verificare, da un lato, l'esplosione dell'economia sommersa in alcune regioni e la grave crisi occupazionale che perdura in quasi tutta l'area del Mezzogiorno per comprendere quali conseguenze tale fenomeno produce anche sul versante occupazionale;
lo Stato italiano ha messo in atto misure carenti per combattere questo fenomeno; le organizzazioni criminali investono in tali attività economiche capitali rilevanti e, sul mercato, producono effetti altrettanto distruttivi; debbono sussistere, al contrario, maggiore collaborazione e coordinamento tra le forze di polizia ed una legislazione più adeguata che colpisca in modo drastico questo fenomeno illegale;
uno dei settori più colpiti è quello del commercio su aree pubbliche gestito in
se intenda attivarsi con tutti i mezzi per combattere questo fenomeno che sottrae grande ricchezza al nostro Paese, favorisce il proliferare di organizzazioni criminali ed incentiva il mercato abusivo ed illegale;
se intenda attuare una politica legislativa di controllo e di repressione dei reati di contraffazione soprattutto nei confronti delle società criminali che sfruttano questo fenomeno attivandosi altresì ad impedire, attraverso idonei interventi, la commercializzazione e la vendita dei prodotti contraffatti.
(2-02487)
«Collavini, Alborghetti, Aleffi, Anedda, Bosco, Buontempo, Chiappori, Cito, Colletti, Costa, De Ghislanzoni Cardoli, Luciano Dussin, Gagliardi, Garra, Gazzilli, Giannattasio, Giudice, Giuliano, Gramazio, Leone, Mancuso, Martinelli, Matacena, Matranga, Michelini, Nan, Palumbo, Pittino, Prestigiacomo, Radice, Riccio, Rosso, Sestini, Tortoli, Vascon, Aracu, Bergamo, Vincenzo Bianchi, Biondi, Cuccu, De Luca, Delmastro Delle Vedove, Floresta, Franz, Frattini, Fronzuti, Gnaga, Landi di Chiavenna, Marras, Migliori, Pagliuzzi, Paroli, Piva, Proietti, Rossetto, Scarpa Bonazza Buora, Taborelli, Tarditi, Tosolini, Tringali, Viale».
la tragedia dei 58 clandestini asiatici ritrovati cadaveri in un container in Gran Bretagna ripropone con forza la necessità di una più stringente lotta alla criminalità organizzata dedita alla tratta di esseri umani, in particolare donne e bambini, dramma cui non sfugge, in qualità di Paese industrializzato, l'Italia;
l'individuazione del nuovo reato di traffico di persone è ormai un dato acquisito, frutto della discussione da tempo avviata in seno al Governo italiano; tuttavia le organizzazioni che gestiscono il traffico sono strutturate e ramificate. Esiste un coordinamento di tipo strategico con diramazioni sul territorio nazionale e agganci internazionali;
dopo la caduta del muro di Berlino si è verificato uno spostamento del baricentro criminogeno a livello mondiale. Per decenni siamo stati abituati a vedere gli assi della criminalità internazionale disposti lungo la rotta Europa-Nord America. Era la rotta che univa i poli del benessere nell'arco di tempo quasi secolare compreso tra il primo novecento e la caduta del muro. Oggi il baricentro si è spostato sull'asse Europa-Asia;
l'internazionalizzazione dell'economia, ovvero la diffusione dell'economia di mercato fin nei più remoti angoli del pianeta, nonché la restrizione delle politiche migratorie messe in atto dai paesi più sviluppati, sono alla base di altre tipologie di schiavitù moderne, quali la schiavitù domestica, la schiavitù per debito, il lavoro minorile, lo sfruttamento dei minori nei conflitti armati, che costituiscono la drammatica area della «schiavitù economica» -:
tenuto conto che sono ormai entrati a far parte dei fondamenti del diritto internazionale una serie di provvedimenti sovranazionali per la lotta alla tratta di esseri umani quali la raccomandazione 1325 del Consiglio d'Europa, le norme del tribunale penale internazionale, la convenzione Onu sul «crimine transnazionale», la recentissima risoluzione del Parlamento europeo
(3-05854)
la realizzazione di nuove infrastrutture e l'ammodernamento di quelle esistenti è determinante ai fini dello sviluppo economico e sociale del meridione d'Italia;
in Sicilia, in particolare, la carenza di dotazioni infrastrutturali e, soprattutto, l'inadeguatezza dei collegamenti autostradali, costituiscono un evidente ostacolo alla crescita economica e produttiva della regione;
emblematica è la situazione della Sicilia sud-orientale, una delle zone più sfavorite nei collegamenti con il resto del Paese, e, in particolare, della provincia di Ragusa, la quale, nonostante la sua vivace crescita economica e produttiva, risulta penalizzata per quanto attiene alle dotazioni infrastrutturali, non avendo alcun tratto autostradale ed essendo collegata a Catania con la strada statale n. 514, ormai assolutamente inadeguata;
ad avviso dell'interrogante, è necessaria la definitiva approvazione per legge del limite di impegno appostato nel bilancio di quest'anno per il raddoppio della Ragusa-Catania e con l'appalto dei tratti dell'autostrada Siracusa-Ragusa-Gela, che la colleghino alla provincia di Ragusa -:
quali iniziative per lo sviluppo e l'adeguamento delle infrastrutture nel Meridione e in Sicilia intendano adottare, con particolare riferimento anche alla provincia di Ragusa, al fine di eliminare il divario tuttora presente tra realtà produttive avanzate e rete infrastrutturale arretrata.
(3-05855)
nel suo discorso di insediamento alla Camera dei Deputati ha dichiarato una esplicita volontà di introdurre elementi di discontinuità sulle metodologie di cessione a privati delle proprietà pubbliche;
tale discontinuità è rappresentata dal ricorso alla gara pubblica in alternativa alla trattativa privata ed è motivata dalla esigenza di garantire una più elevata trasparenza nelle procedure, nonché una migliore condizione per la reale concorrenza tra i soggetti privati che si contendono le frequenze o un altro bene pubblico in dismissione con fini di lucro;
in Inghilterra, paese simile al nostro nelle telecomunicazioni, per la concessione di 5 licenze per lo sfruttamento dell'etere dei telefonini Umts lo Stato ha incassato oltre 70 mila miliardi, in Germania la valutazione di mercato per ognuna delle 5-6 licenze da assegnare è di 18/20 mila miliardi: appare immotivato e sotto stimato l'obiettivo economico da Lei indicato -:
se il ricorso al metodo trasparente della gara pubblica di tipo tedesco nelle cessioni con rilanci riguardi solo le licenze Umts o anche le tre società dell'Enel (Eurogen, Elettrogen e Interpower) nonché le quote produttive da dismettere dall'Eni-Snam a favore dei privati e se il ricavato proveniente dall'autorizzazione allo sfruttamento dell'etere sarà utilizzato per nuove iniziative di sviluppo economico e industriale necessarie per il rilancio dell'occupazione oppure se questo introito sarà destinato unicamente all'abbattimento del debito pubblico.
(3-05856)
il Governo italiano, con provvedimento n. 300/C/227729/12/207/1 del 10 maggio 1999, aveva determinato le condizioni
le domande presentate sono state oltre 340 mila e di queste circa 50 mila sono state ritenute inidonee per carenza dei presupposti minimi richiesti dal provvedimento;
gli esclusi, pertanto, sono soggetti al provvedimento di espulsione previsto dagli articoli 10-14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286;
la mancata esecuzione del provvedimento di espulsione comporta la presenza sul territorio nazionale di almeno 50 mila clandestini «ufficiali» (oltre ad almeno altri 350 mila clandestini non dichiaratisi);
di questi, solo alcuni potrebbero effettivamente avere, nelle more, acquisito i titoli idonei (lavoro e dimora) per consentire loro una presenza «integrata» sul territorio nazionale;
la maggior parte degli esclusi vive, invece, senza dimora, lavoro e documenti anagrafici e, pertanto, pratica - o è costretta a praticare - attività illecite che destabilizzano la sicurezza del territorio e l'ordine pubblico -:
se l'ipotesi di screening delle 50 mila domande respinte, preannunciata dal Ministero dell'interno, non sottenda una nuova generalizzata maxisanatoria che, in uno al flusso 2000 porterebbe a non meno di 115 mila gli extracomunitari ammessi quest'anno sul suolo nazionale (oltre al flusso fisiologico di clandestini), e quali misure il Governo intenda adottare nei confronti degli stranieri esclusi dal provvedimento di regolarizzazione 300/99, anche al fine di far rispettare la legge in ordine sia ai provvedimenti di espulsione irrogati e mai eseguiti, sia in ordine al fenomeno della progressiva immigrazione clandestina sempre più contigua al fenomeno del malaffare nazionale ed internazionale.
(3-05857)
recentemente Vicenza, come molte altre città italiane, è stata protagonista di un ennesimo atto di grave, gratuita e incontrollata violenza che si è tradotta in minacce verbali ad esercenti e in percosse a rappresentanti delle forze dell'ordine, da parte di un cittadino straniero, già noto alla polizia;
i cittadini di Vicenza reagiscono a questi fatti insostenibili, e a loro sconosciuti sino a poco tempo fa, con profonda preoccupazione e chiedendo che la sicurezza della città venga assolutamente garantita;
nel Veneto da alcuni anni si assiste, in un crescendo, al compimento di gravi reati, quali induzione e sfruttamento della prostituzione, spaccio e traffico di stupefacenti, rapina, sequestro, furto, omicidio, compiuti da cittadini stranieri temporaneamente presenti in Italia in virtù di un visto di ingresso, di un permesso di soggiorno, o di un suo rinnovo, rilasciati dal ministero degli affari esteri e dal ministero dell'interno;
l'azione dell'Esecutivo non può certo incontrare il favore della comunità e delle stesse forze dell'ordine spesso demotivate in quanto vedono tristemente vanificare il loro impegno, anche a rischio della vita, di lotta e contrasto alla criminalità, con provvedimenti legislativi e sentenze che sembrano più attente a tutelare e a credere al criminale che non a coloro che gli si oppongono;
aumentare il numero delle forze dell'ordine è vano se l'azione di contrasto delle stesse non viene supportata da leggi che effettivamente intendono reprimere azioni devianti -:
per quale ragione il Governo, per quei cittadini stranieri di cui si conosce il paese di origine e che abbiano compiuto reati, non provveda al ritiro immediato del permesso di soggiorno e alla loro immediata espulsione, e se non sia il caso, a seguito delle migliaia di cittadini stranieri presenti
(3-05858)
il prossimo documento di programmazione economico-finanziario potrà tenere conto di un incremento del gettito fiscale e di eventuali entrate straordinarie -:
con quali misure il Governo intenda intervenire per migliorare le condizioni delle fasce più deboli, come aumentare i trattamenti minimi di pensione, eliminare i tickets sulle prestazioni sanitarie, rivedere le retribuzioni degli insegnanti.
(3-05859)
lo sciopero degli autotrasportatori in corso è stato causato, per concorde opinione, dalle gravi inadempienze e dai ritardi del Governo in ordine alle molteplici questioni sul tappeto;
da anni, ormai, i Governi di centro-sinistra tentano impossibili soluzioni che puntualmente cadono sotto la scure della Comunità europea;
la sordità del Governo che ha rifiutato di ascoltare le giuste ragioni degli autotrasportatori ha condotto alla situazione di questi giorni;
gli autotrasportatori stanno assicurando i servizi essenziali (medicinali, eccetera) dando prova di responsabilità e correttezza -:
se non ritenga di mettere gli autotrasportatori in condizioni di parità con i concorrenti europei, mediante abbattimento dei costi, e di quello del gasolio in particolare, costi che spesso sono doppi rispetto ai competitori.
(3-05860)
l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha recentemente condotto una indagine sul sistema sanitario di 191 Paesi ed è pervenuta alla conclusione che, sulla base di parametri oggettivi di qualità, l'Italia abbia il secondo miglior sistema sanitario del mondo; in particolare la speranza di vita, che colloca gli italiani al vertice della graduatoria mondiale, è, secondo il prestigioso e autorevole istituto, conseguenza anche del fatto che, nonostante le disfunzioni esistenti, il sistema sanitario nazionale riesce a garantire l'accesso ad una sanità di elevato livello qualitativo, anche ai cittadini meno abbienti;
le conclusioni dell'Oms contraddicono diffuse opinioni critiche dei cittadini sul nostro sistema sanitario; queste opinioni nascono dalla disorganizzazione degli uffici e dalla scadente qualità dell'edilizia ospedaliera -:
se condivida le conclusioni del rapporto dell'Oms e che cosa intenda fare per migliorare il sistema sanitario nazionale, rimuovendo quanto di negativo lo connota, soprattutto sul piano dell'edilizia ospedaliera e dell'organizzazione.
(3-05861)
i morti ammazzati a Napoli e provincia, hanno, ad oggi, raggiunto la drammatica cifra di 53 (16 solo dall'inizio di giugno);
non ci si può più sottrarre al fatto di essere in presenza di una vera e propria ennesima guerra di camorra tra clan rivali, che hanno il loro quartier generale a Secondigliano;
il forte impegno delle forze dell'ordine non è, sino ad oggi, riuscito a contrastare, efficacemente, il progressivo allargarsi della faida;
la proposta di un nuovo intervento dell'esercito nel napoletano, per la tutela e la difesa di obiettivi «sensibili», pur favorendo il recupero di una certa quantità di poliziotti da reimpiegare nelle azioni di contrasto ai clan, non sembra essere, da sola, né nuova né risolutiva;
a ciò si è aggiunta, la scorsa settimana, un'operazione della procura napoletana che ha portato, prima all'arresto, quindi al rilascio di sei importanti esponenti di clan camorristici. Ciò ha ulteriormente accresciuto il livello di allarme sociale sul territorio;
inoltre, non sono ben chiare e leggibili le decisioni sinora adottate dai comitati di coordinamento per la sicurezza -:
quali ulteriori iniziative, sotto il profilo dell'attività investigativa, del coordinamento tra le forze di polizia e della sicurezza dei cittadini, il Governo intenda assumere, per contrastare la drammatica emergenza.
(3-05862)
il fenomeno dell'immigrazione dai Paesi del sud del mondo e dell'est europeo è un fenomeno di enormi proporzioni;
oltre che ingiusto e inumano, risulta del tutto illusorio il tentativo di bloccare l'ingresso di cittadini extracomunitari con politiche repressive e con una riduzione dei diritti di cittadinanza;
occorre certamente intervenire con politiche di lungo respiro strategiche e globali alternative a quelle neoliberiste che, negli ultimi anni, hanno acuito il divario tra i paesi industrializzati e quelli cosiddetti in via di sviluppo;
nell'immediato occorre governare il fenomeno dell'immigrazione con politiche dell'accoglienza e di riconoscimento dei diritti di cittadinanza a persone che fuggono, oltre che da condizioni economiche disperate, da guerre devastanti e repressione politica;
il non riconoscimento del problema, la repressione nei confronti degli immigrati e la mancanza di politiche reali di accoglienza determinano conseguenze terribili e tali da mostrare elementi di inciviltà inaudite per società che intendano definirsi democratiche;
la condizione di illegalità in cui si intende racchiudere il problema dell'immigrazione, lungi dall'arrestare l'espandersi del fenomeno, ha la conseguenza di favorire la criminalità, gettando migliaia di immigrati nella rete di potenti e spietate organizzazioni;
già numerosi sono i tragici episodi, molti dei quali avvenuti anche nel nostro Paese, nei quali gruppi di immigrati hanno perso la propria vita;
il giorno 19 giugno, un ennesimo tragico episodio è avvenuto a Dover, dove, in un container proveniente dal Belgio, sono stati ritrovati i corpi di 58 cittadini asiatici che cercavano di entrare in Inghilterra, probabilmente soffocati dalla mancanza di aria;
il ripetersi di tali tragici avvenimenti dimostra che la criminalità organizzata prospera e lucra proprio grazie alla condizione di illegalità in cui si intende rinchiudere il fenomeno dell'immigrazione nonché l'inadeguatezza, oltre che l'inciviltà, delle politiche repressive contro gli immigrati che intendono ridurre il problema a una questione di ordine pubblico e di rigore nei controlli delle frontiere;
al contrario, si mostra sempre più urgente dotarsi di altre e più complesse strumentazioni atte a governare il fenomeno dell'immigrazione con politiche dell'accoglienza e dei diritti di cittadinanza;
in Italia, inoltre, esiste il problema dei dinieghi intervenuti per oltre 50.000 cittadini stranieri che hanno fatto domanda di sanatoria, determinando, così, il rischio di rigettare nella clandestinità, e quindi nel
occorre attivare misure di contrasto al dilagare del fenomeno del lavoro nero e irregolare, cui molti imprenditori ricorrono sfruttando la condizione di clandestinità dei cittadini stranieri, anche con l'introduzione di norme che determinino un conflitto di interessi tra il lavoratore sfruttato in condizioni di lavoro non regolari e il proprio datore di lavoro;
tali misure di conflitto di interessi potrebbero essere introdotte anche con la finalità di contrastare la penetrazione nell'«affare» dell'immigrazione da parte della criminalità organizzata che specula sulla sofferenza e l'assenza di altre possibilità per i cittadini stranieri;
occorrerebbe un'assunzione coordinata, a livello dell'Unione europea, di politiche di governo del fenomeno dell'immigrazione nella direzione dell'accoglienza e del riconoscimento dei diritti di cittadinanza -:
quali iniziative intenda assumere, anche in sede di Unione europea, per contrastare il fenomeno dell'espandersi della criminalità nel fenomeno della immigrazione;
se non intenda perseguire, anche a livello di Unione europea, una revisione delle politiche sull'immigrazione nella direzione dell'accoglienza e del riconoscimento dei diritti di cittadinanza;
se non ritenga che occorrerebbe introdurre modifiche legislative e regolamentari per introdurre norme che, favorendo l'introdursi di un conflitto di interessi, possano combattere efficacemente sia la criminalità organizzata sia il fenomeno del lavoro nero e irregolare;
se non ritenga che debba essere risolta positivamente la vertenza in atto circa il riconoscimento del permesso di soggiorno a quei cittadini stranieri che hanno presentato l'istanza di sanatoria.
(3-05864)
famiglie italiane che non riescono più a fare fronte alle spese essenziali, già le bollette elettriche, del gas e dei telefoni, nonché assicurazioni e benzina, assorbono interamente ogni reddito mensile, non si riesce quindi a fare fronte alle spese alimentari e di vestiario;
il Governo continua a fingere di non sapere e di non vedere, ma i consumi sono crollati e questo è indice che si è precipitati verso una diffusa povertà -:
se per caso siano a conoscenza - visto che questo Governo e la sua maggioranza sono ben lontani dal popolo e non riescono neanche a cogliere la loro volontà e la loro voce - del malumore esistente nelle famiglie italiane che oppresse dal fisco e dalle carissime tariffe elettriche, gas, telefoni, nonché dal mostruoso prezzo della benzina;
se il Governo voglia mantenere questa sua linea antipopolare e favorevole ai grossi speculatori ed alle centrali affaristiche, continuando a permettere il caro telefono, il caro gas, la cara energia elettrica, il caro benzina;
se almeno per quest'ultima voce, voglia ridurre sensibilmente l'imposta di almeno 300 lire al litro; se voglia richiamare i vertici dell'Enel e dell'Eni a cambiare politica ed a praticare prezzi calmierati; se voglia inoltre dare meno protezione ai grossi gruppi della telefonia, invitandoli - visto gli ottimi rapporti esistenti tra Governo e padroni della telefonia - ad applicare prezzi decenti.
(3-05865)
risulta all'esame del Consiglio dei Ministri dell'Unione europea la proposta di
tale proposta contiene aspetti e strumenti fortemente contraddittori e prevede risorse finanziarie decisamente insufficienti, nonché innovazioni regolamentari in merito al livello dell'aiuto comunitario, del sistema delle importazioni, del meccanismo di intervento e del livello di produzione comunitaria che potrebbero determinare penalizzanti ripercussioni sulla risicoltura del nostro Paese che è il maggiore produttore europeo per un valore di circa 1.400 miliardi di lire;
nelle considerazioni della Commissione europea non viene concretamente valorizzato il contributo del settore risicolo all'equilibrio agroalimentare delle zone tradizionali di coltivazione;
è indispensabile garantire una copertura finanziaria adeguata agli obiettivi che la stessa Commissione europea intende perseguire per non incrinare la credibilità delle istituzioni nel rapporto con le imprese agricole;
si pone la necessità di contrastare la proposta della Commissione europea con indicazioni che adeguino la normativa comunitaria alle reali esigenze del comparto -:
quali iniziative intendano adottare urgentemente in sede europea al fine di:
salvaguardare una superficie di base specifica per le aree tradizionali a riso, rivisitando l'intero piano di regionalizzazione, anche tenendo conto dei nuovi scenari che si presenteranno in occasione della revisione di metà periodo di «Agenda 2000»;
assicurare compensazioni per ettaro in grado di compensare realmente i costi colturali specifici per il riso e le eventuali diminuzioni del prezzo del prodotto, soprattutto se non più sostenuto dal meccanismo di intervento;
prevedere norme specifiche di collegamento con le misure strutturali e agroalimentari previste nell'ambito del regolamento sullo «sviluppo rurale» sulla base delle peculiarità agronomiche e ambientali della coltura del riso;
mantenere un sistema di dazi alle importazioni, aumentando le tariffe attualmente applicate, definendo una tariffa fissa quanto più vicino possibile agli attuali livelli previsti dagli accordi Gatt (264 euro/t);
mantenere il meccanismo dell'intervento che risulta necessario per le connotazioni del mercato ed è, per altro, previsto dalle Ocm di tutti gli altri cereali; tale meccanismo potrebbe assumere la fisionomia e la denominazione di «rete di sicurezza o di salvaguardia»;
valutare il meccanismo di aiuti all'eventuale ammasso privato con modalità da concordare, valorizzando il ruolo delle organizzazioni economiche dei produttori, atteso che tali operazioni non possono essere sostenute a livello di singole imprese;
definire, nell'applicazione del set-aside per il riso, specifiche indennità correlate ai più elevati costi fissi da sostenere che contribuiscono a salvaguardare dal punto di vista ambientale i territori delle zone risicole;
mantenere la superficie massima garantita per singolo Stato membro e indipendente da quella definita per altre colture;
destinare un plafond finanziario specifico per il riso.
(3-05874)
i cittadini italiani non ne possono più di extracomunitari che controllano la prostituzione
se veramente pensino di attuare un'altra sanatoria per extracomunitari clandestini e addirittura per 50 mila persone;
se sappiano che questo atto sarebbe ingiusto e provocatorio, ben sapendo che agli stranieri non è possibile offrire lavoro, case e sanità, che non si riesce nemmeno a garantire agli italiani;
se vogliano quindi attendere che il Governo, che verrà dopo le elezioni, affronti il problema e che frattanto vengano subito spediti ai loro paesi di origine tutti gli extracomunitari sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.
(4-30374)
a causa di un violento nubifragio verificatosi in Sant'Agata di Puglia diversi edifici del comune dauno hanno riportato danni strutturali;
anche le coltivazioni e gli allevamenti della zona hanno risentito delle cattive condizioni climatiche e si sono registrati ingenti danni e distruzioni;
le ingenti infiltrazioni di acqua hanno ancor più compromesso e peggiorato la già grave situazione idro-geografica della zona;
subito allertati, i tecnici e gli amministratori comunali, hanno con tempestività verificato lo stato dei danni rilevando la compromessa staticità di molte strutture anche comunali;
il sindaco ha, con solerzia e celerità, attivato tutti i necessari interventi ed ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di calamità per fronteggiare l'imminente rischio di crolli e di smottamenti -:
quali provvedimenti urgenti intendano assumere per far fronte alla situazione di crisi sopra esposta e se non ritengano di dover dichiarare lo stato di calamità naturale per il comune di Sant'Agata di Puglia e provvedere a quant'altro necessario in considerazione del grave dissesto idrogeologico prodottosi.
(4-30375)
il Consorzio speciale bonifica dell'Arneo, con sede in Nardò (Lecce), ha indiscriminatamente assoggettato al contributo di bonifica ex articolo 10 della legge regione Puglia n. 54 del 1980, immobili per civili abitazioni della intera provincia di Brindisi, compresi nel perimetro urbano, realizzati circa 40-50 anni addietro, e, attraverso le Sesit Puglia S.p.A., concessionaria del servizio di riscossione, ne ha chiesto il pagamento ai proprietari attraverso cartelle esattoriali regolarmente notificate;
trattasi di una imposizione illegittima, priva dei presupposti giuridici e di fatto, in quanto gli immobili in questione da sempre risultano collegati al servizio pubblico di acqua e fogna e pertanto non abbisognevoli dell'opera di bonifica del Consorzio, che, per la verità, non c'è mai stata;
siffatta situazione di illegittimità impositiva è stata sancita in documenti (ordini del giorno) approvati da varie amministrazioni comunali della provincia di Brindisi, in convegni e dibattiti pubblici, nonché in interventi di autorità istituzionali, oltre che in due sentenze della magistratura di merito (Sentenza del tribunale di Brindisi n. 151 del 1999, sentenza del giudice di pace del comune di Mesagne n. 138 del 1998);
il Consorzio di bonifica, però, facendo probabilmente leva sulla sconvenienza che trova il cittadino ad adire la costosa autorità giudiziaria per contrastare una pretesa che nella maggior parte dei casi non
trattasi di un comportamento che, ove anche fosse legittima la richiesta del Consorzio, non può non essere qualificato, attesa l'enorme sproporzione tra il modesto valore economico del tributo richiesto e la durezza e gravità delle misure giudiziarie minacciate, come forza volta alla coartazione della volontà dei proprietari degli immobili;
recentemente, in considerazione del fatto che i cittadini utenti del servizio pubblico di fognatura sono già assoggettati al pagamento del relativo canone, tra la regione Lazio e l'Unione dei consorzi di bonifica è intervenuto un accordo, in base al quale i cittadini abitanti in zone urbanizzate collegate alla rete fognante, sono stati esentati dal pagamento del tributo, ad evitare un doppione di pagamento con quello sullo smaltimento delle acque di fognature;
non va tuttavia omesso di considerare, per completezza, che nessuna relazione è mai sussistita tra l'attività di bonifica del citato consorzio e le civili abitazioni ricadenti nel perimetro urbano del territorio brindisino -:
se non ritengano vessatorie le richieste del Consorzio speciale bonifica dell'Arneo e, per come poste in essere, integranti gli estremi della minaccia volta al conseguimento di ingiusti vantaggi;
in ogni caso quali valutazioni ne diano, e quali iniziative urgenti ritengano di dovere promuovere per indurre il consorzio a desistere dalla ingiusta richiesta, evitando così il formarsi di tensioni sociali nel territorio brindisino.
(4-30376)
anche quest'anno si è ripetuto nell'Alto Adriatico e nel golfo di Trieste in particolare il fenomeno delle mucillagini;
si tratta della salita verso la superficie di consistenti colonie di alghe che fioriscono causa il riscaldarsi dell'acqua (per il terzo anno consecutivo si registra un caldo record nel mese di giugno) rendendo la superficie del mare una massa gelatinosa;
dopo un parziale miglioramento delle condizioni del mare, dovuto al vento di bora che ha interessato il golfo spazzandolo in due diverse riprese, il fenomeno sta riesplodendo in tutta la sua gravità;
non solo ciò rischia di pregiudicare gravemente il flusso turistico verso le località balneari dell'alto Adriatico (Trieste, Grado, Lignano, Bibione, Caorle, Jesolo), ma soprattutto ha già determinato danni ingenti e irreparabili nel settore della pesca, che nel golfo di Trieste è stagionale (da maggio a ottobre, con l'apice della pescosità a giugno-luglio);
alla proliferazione delle mucillagini non sono interessati infatti i soli strati superficiali (fenomeno che si evidenzia sulla costa, impedisce la balneazione, ma si ripulisce con la bora) ma in maniera ben più consistente quelli fondi, con notevole sottrazione di luce e ossigeno all'acqua;
come sopra si diceva, tale fenomeno ha ormai «azzerato» la pesca nel golfo di Trieste (in genere con lampara): la massa di alghe che si espande gonfia a dismisura le reti, le strappa e lacera, ne abbassa il livello trascinando i galleggianti qualche metro sotto la superficie facendo fuoriuscire il pesce);
negli ultimi giorni i pescatori sono rimasti a terra, le pescherie triestine sono rimaste chiuse in segno di solidarietà, le rappresentanze dei pescatori hanno richiesto che il Governo riconosca lo stato di «calamità naturale» -:
quali iniziative e misure, anche di ordine finanziario, intenda con urgenza intraprendere il Governo in ordine all'«emergenza mucillagini» dell'alto Adriatico per salvaguardarne l'equilibrio ecologico e le peculiarità ambientali, garantire le aspettative turistiche, la stagione balneare e della pesca;
quali determinazioni, in particolare, intendano assumersi in ordine alla richiesta di interventi a favore del settore della pesca ed alla richiesta di dichiarazione di calamità naturale.
(4-30379)