Seduta n. 434 dell'11/11/1998

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La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderà il Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Massimo D'Alema.
Ricordo che, in base all'articolo 135-bis del regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto. Il Presidente del Consiglio dei ministri risponderà quindi immediatamente per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante o altro deputato del medesimo gruppo, avrà diritto di replicare, per non più di due minuti.
Lo svolgimento delle interrogazioni è ripreso in diretta televisiva.

(Pubblicità in siti Internet)

PRESIDENTE. Cominciamo con l'interrogazione Oreste Rossi n. 3-03025 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
L'onorevole Oreste Rossi ha facoltà di illustrarla.

ORESTE ROSSI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sul sito Internet della Mondadori, insieme ai libri pubblicizzati per l'estate 1998, erano riportate parti di un libro di Giulio Mozzi in cui venivano descritte scene di sesso esplicito tra adulti e bambini, scene esplicite che lei, signor Presidente del Consiglio, ha ricevuto in via informale perché troppo oscene per essere pubblicate su un atto parlamentare.
È inammissibile, e a nostro parere illegale, che su un sito internet accessibile a chiunque siano riportate in modo esplicito e dettagliato parti di pubblicazioni a carattere altamente pornografico e, nel caso in oggetto, pedofilo. Riteniamo che la pedofilia sia il crimine più infangante, squallido e sconcertante tra tutti i reati. Per questo pretendiamo da lei una risposta chiara e risolutiva, risposta che non ci è stata data dal suo predecessore, onorevole Prodi, nonostante l'analogo atto di sindacato ispettivo presentato il 15 settembre scorso.
Intende il suo Governo, Presidente D'Alema, tutelare i minori nei confronti di tutte le forme ...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Oreste Rossi.
Il Presidente del Consiglio dei ministri ha facoltà di rispondere.

MASSIMO D'ALEMA, Presidente del Consiglio dei ministri. Considero la questione posta nella sua interrogazione, onorevole Oreste Rossi, di grande valore, anche se è evidente che il Governo non può fare nulla per impedire che parti di un volume regolarmente pubblicato e non sequestrato dalla magistratura vengano propagandate tramite Internet, che è una rete internazionale. Tuttavia la questione che ella pone chiama in causa, come è evidente, la responsabilità sociale delle imprese editoriali ed il principio etico della responsabilità nei confronti dei minori. Colgo l'occasione che lei mi offre per chiedere alle case editrici di darsi, nella


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loro strategia editoriale, un codice etico che assuma il principio del massimo rispetto della tutela dell'infanzia, in ottemperanza alla nostra Costituzione e alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia recepita nel nostro ordinamento.
Per quanto attiene all'attività del Governo in questo campo, come lei saprà, sono state recentemente approvate la legge 23 dicembre 1997, n. 451, sull'istituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia e dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia, la legge 28 agosto 1997, n. 285, sulla promozione dei diritti di opportunità per l'infanzia, e infine la legge 3 agosto 1998, n. 269, che contiene la norma contro lo sfruttamento della prostituzione e del turismo sessuale a danno dei minori. Abbiamo anche istituito la commissione contro gli abusi a danno dei minori. Scopo della commissione è far emanare, entro il 1998, una direttiva alle amministrazioni sociosanitarie territoriali e scolastiche, all'autorità giudiziaria, per fissare un protocollo operativo da seguire in caso di segnalazione di violenze e abusi in genere.
Per quello che riguarda i mezzi di comunicazione, è stato costituito presso il dipartimento per l'informazione il comitato per l'elaborazione di un codice di comportamento nei rapporti tra TV e minori, che ha definito un codice di comportamento firmato dalla Presidenza del Consiglio nel novembre del 1997.
Per quanto riguarda internet, come lei saprà, si tratta di un problema che deve essere regolato a livello internazionale, dato che non è una rete nazionale.
In particolar modo, per quanto attiene all'utilizzo per finalità illegali e per lo sfruttamento minorile, questo tema è stato affrontato in ambito OCSE. Il comitato per la politica dell'informazione, dell'informatica e delle comunicazioni di tale organizzazione sta esaminando una proposta belga - lei sa come il Belgio sia stato colpito da questa vicenda...

PRESIDENTE. La ringrazio, signor Presidente del Consiglio.
L'onorevole Oreste Rossi ha facoltà di replicare.

ORESTE ROSSI. Ci aspettavamo dalla sua risposta una maggiore fermezza e condanna nei confronti di coloro che sfruttano i bambini per soddisfare le loro abitudini sessuali deviate, ma purtroppo non c'è stata.
Molte volte, dopo aver subito le violenze, i bambini vengono uccisi o minacciati per anni affinché non denuncino il loro sfruttatore. Prendiamo comunque atto delle intenzioni del suo Governo di intervenire in un settore delicato come quello della regolamentazione di Internet, un mezzo di comunicazione che, entro pochi anni, entrerà nelle case di tutti gli italiani ed è già accessibile a chiunque. Non regolamentare con leggi non solo nazionali, ma addirittura a livello europeo e mondiale l'inserimento di dati e l'accesso agli stessi in modo organico, creerà situazioni di illegalità e lo sta facendo: voglio ricordare la rete di venditori di bambini sgominata dalle forze dell'ordine pochi mesi fa, che utilizzava la rete Internet per commerciare esseri umani. Altro utilizzo illegale potrebbe essere quello relativo alla costituzione di gruppi criminosi, bande armate, tratta di organi e droga; il tutto coperto dal completo anonimato oggi concesso a chi inserisce o usa i suoi dati in Internet.
La Mondadori, a seguito dell'atto di sindacato ispettivo presentato il 15 settembre scorso, ha ritirato dal suo sito Internet le pagine contestate. Secondo lei, allora, solo perché doveva tutelare un'immagine pubblica o invece perché ha capito che ha sbagliato?
In merito al richiesto intervento di denuncia della Mondadori da parte del ministro di grazia e giustizia, le ricordo che nulla vieta al ministro stesso, grazia all'alta carica che ricopre, di esporre i fatti alla magistratura; sarà poi quest'ultima a decidere in merito.
Non si può scherzare sul più turpe reato che può essere commesso sui minori. Abusare sessualmente di un bambino può comportare un trauma che ne


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segnerà la vita e l'esistenza e riteniamo sia necessario che il Governo predisponga, nel più breve tempo possibile, un disegno di legge relativo alla regolamentazione del settore della comunicazione e lo presenti al Parlamento, affinché sia tramutato in legge di tutela non solo dei minori, ma di tutti i cittadini del nostro paese (Applausi dei deputati del gruppo della lega nord per l'indipendenza della Padania).

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