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Doc. XXII-bis n. 1


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INTRODUZIONE

Istituzione della Commissione, metodo di lavoro seguito e struttura della Relazione.

Il giorno 3 febbraio 1998, alle ore 14,13 Z (ore 15,13 locali) un aereo statunitense EA-6B Prowler, appartenente al Corpo dei Marines, rischierato ad Aviano per l'operazione «Deliberate Guard» in Bosnia ed assegnato alla squadriglia VMAQ-2, nell'ambito della missione «EASY 01», ha urtato contro i cavi della funivia del Cermis, provocando la caduta di una delle cabine e la morte delle 20 persone trasportate. La profonda impressione suscitata dalla grave tragedia ha avuto un'inevitabile eco in Parlamento, determinando, oltre ad un'intensa attività di sindacato ispettivo, la successiva presentazione alla Camera di svariate proposte di istituzione di una Commissione bicamerale d'inchiesta che indagasse sull'accaduto (1).
La valutazione della notevole complessità procedurale ed organizzativa che caratterizza l'istituzione di una Commissione bicamerale, oltre al rilevante dispendio di tempo che tale scelta avrebbe comportato, ha spinto a prospettare come soluzione alternativa l'istituzione di una Commissione monocamerale d'inchiesta, avente il medesimo oggetto (2).
Tale seconda opzione ha ricevuto l'avvallo della Camera dei Deputati che, il 19 ottobre 1999, ha approvato la Deliberazione recante «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle responsabilità relative alla tragedia del Cermis», con il compito di: fare piena luce sugli avvenimenti, sulle cause e sulle responsabilità ad ogni livello; accertare l'adeguatezza delle norme che disciplinano i voli di addestramento militare in Italia; verificare le procedure ed i sistemi di controllo di tali attività di volo (articolo 1 della deliberazione istitutiva).
La presente relazione è il frutto della complessa attività istruttoria svolta dalla Commissione e si articola in sei parti. La prima parte descrive l'evento che ha determinato la tragedia ed espone sinteticamente le reazioni delle diverse istituzioni italiane, con particolare attenzione all'attività di sindacato ispettivo svolta dalla Camera dei Deputati. La parte seconda espone per grandi linee l'attività svolta


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dalla Commissione, dando il quadro delle audizioni e delle missioni, e anticipando le principali questioni affrontate. Tale articolazione è il frutto di una esplicita scelta della nostra Commissione che intende in tal modo offrire una panoramica sintetica dei fatti e delle problema-tiche connesse, consentendo l'immediato esame e la corretta comprensione delle conclusioni e proposte, contenute nella parte sesta. Il lettore più attento potrà invece proseguire la lettura delle parti terza, quarta e quinta che esaminano in dettaglio i differenti profili emersi nel corso dell'indagine. Più in particolare: la parte terza offre un'analisi dei procedimenti amministrativi e giudiziari svolti in seguito alla sciagura; la quarta tenta di ricostruire i profili di responsabilità connessi al verificarsi della tragedia; la parte quinta, infine, esamina i principali problemi generali emersi dalla vicenda del Cermis, relativi, in particolare, alla normativa internazionale, alla disciplina dei voli ed al fenomeno dei voli a bassa quota. Nella parte sesta, come si è già accennato, sono esposte le conclusioni a cui è pervenuta la Commissione e le proposte che questa ritiene di formulare all'Assemblea.
Per rendere più agevole la lettura della relazione, si è predisposta un'appendice contenente: l'elenco degli atti normativi relativi alla NATO ed alla presenza dei militari appartenenti all'alleanza nelle basi italiane, nonché quelli relativi alla disciplina dell'attività di volo; la cronologia degli eventi; un glossario delle sigle utilizzate nel corso della relazione.

Il relatore, anche a nome della Commissione, desidera ringraziare tutti i consulenti per la loro insostituibile collaborazione nello studio dei problemi posti dall'indagine, che elenca di seguito in ordine alfabetico: il dott. Vincenzo Autera, consigliere della Corte d'Appello di Potenza; il gen. Luciano Battisti, generale di Squadra Aerea in ausiliaria; il prof. Sergio M. Carbone, professore ordinario di Diritto Internazionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova; la dott.ssa Silvia Daloiso Lupo, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale di sorveglianza di Bari; il dott. Giovanni Kessler, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano; la dott.ssa Francesca Longo, giornalista; il dott. Antonio Manna, consigliere della Corte d'Appello di Potenza; il prof. Giuseppe Nesi, professore associato di Diritto Internazionale e Diritto della Comunità europea presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento; l'avv. Davide Romano, del foro di Bari; il gen. Antonio Rossetti, generale di Squadra Aerea in ausiliaria; l'avv. Francesco Paolo Sisto, del foro di Bari.
Esprime, altresì, il più vivo ringraziamento agli Uffici della Camera - ed in particolare ai consiglieri dott. Giacomo Lasorella, capo ufficio delle Commissioni d'inchiesta, vigilanza e controllo, e dott. Stefano Silvetti, segretario della Commissione, ed alla dott.ssa Sabina Muscetta, documentarista, per il prezioso contributo fornito sia, in generale, allo svolgimento dei lavori, sia, in particolare, al relatore, ai fini della redazione del testo.


(1) Precisamente: il 21 luglio 1998, la proposta di legge n.5146, dei Deputati Mantovani, Nardini, Pisapia, Valpiana; il 5 marzo 1999, la proposta di legge n.5785, dei Deputati Paissan, Boato, Crema, Leccese, Galletti, Detomas; l'11 marzo 1999, la proposta di legge n.5803, dei Deputati Mussi, Ruffino, Spini, Schmid, Olivieri, Basso, Camoirano, Caruano, Chiavacci, Gatto, Migliavacca, Malagnino, Ruzzante, Settimi, Gaetano Veneto, Carboni, Di Bisceglie e, infine, il 23 marzo 1999, la proposta di legge n.5844, dai Deputati Romano Carratelli, Molinari, Angelici, Detomas. Al Senato, l'11 marzo 1999, è stato presentato in tal senso il disegno di legge n. 3882, d'iniziativa dei Senatori Russo Spena, Cò e Crippa.
(2) Sono state perciò presentate le seguenti proposte: il 22 marzo 1999, il Doc. XXII n. 50, dei Deputati Paissan, Boato, Leccese, Galletti, Crema; il 23 marzo 1999, il Doc. XXII n. 51, dei Deputati Olivieri, Carboni e Schmid; il 7 aprile 1999, il Doc. XXII n. 52, dei Deputati Romano Carratelli, Albanese, Molinari, Angelici e, infine, sempre il 7 aprile 1999, il Doc. XXII n. 53, dei Deputati Fontan e Gnaga.

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