Comitato parlamentare Schengen-Europol

EUROPOL Ufficio Europeo di Polizia

Scheda Informativa

Compito fondamentale

La ragion d'essere di Europol, Ufficio Europeo di Polizia, è quella di fornire un rilevante contributo alle Forze dell'Ordine dell'Unione Europea nell'attività di prevenzione e contrasto alle forme gravi di criminalità internazionale, con particolare riferimento alle organizzazioni criminali coinvolte.

Premessa

Il trattato sull'Unione Europea, firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992, ha creato l'Ufficio Europeo di Polizia, Europol, con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione tra gli Stati Membri nei settori del traffico di droga, del terrorismo, e delle altre gravi forme di criminalità organizzata. Allo scopo di rendere concreta la cooperazione di polizia in materia di criminalità organizzata, il 2 giugno 1993, in Copenaghen, gli ex 12 ministri TREVI (Giustizia e Affari Interni) hanno firmato un accordo per l'istituzione dell'UDE (Unità Droga Europol), quale prima cellula, nella fase pre-convenzionale, di Europol. L'Unità Droga Europol, con sede in L'Aia, Paesi Bassi, ha iniziato i propri lavori il 3 gennaio 1994.

La creazione di Europol è sancita dalla Convenzione istitutiva, che è stata firmata dai rappresentanti degli Stati Membri il 26 luglio 1995, è stata ratificata da tutti gli Stati Membri nel giugno 1998 ed è entrata in vigore il 1° ottobre 1998.

Obiettivi e mandato

L'obiettivo di Europol è quello di migliorare l'efficacia e la cooperazione delle autorità competenti degli Stati membri ai fini della prevenzione e della lotta contro il terrorismo, il traffico illecito di stupefacenti e altre forme gravi di criminalità organizzata, qualora sussistano indicazioni concrete della partecipazione di una struttura criminale organizzata e vi siano coinvolti due o più Stati membri.

Il mandato effettivo di Europol comprende:

Il mandato di Europol sarà inizialmente esteso al terrorismo e, in futuro, qualora necessario, ad altre forme gravi di criminalità organizzata internazionale. L'articolo 30 del trattato di Amsterdam sull'Unione europea conferma il futuro ruolo operativo di Europol.

Il sostegno di Europol agli Stati membri consiste:

Europol è impegnata a promuovere le analisi criminali e l'armonizzazione dei metodi analitici a livello di Unione europea.

Organico

L'organico consta attualmente di 155 persone provenienti da tutti gli Stati membri. Di queste, 41 sono ufficiali di collegamento appartenenti ai vari servizi competenti (polizia, dogana, gendarmeria, servizi d'immigrazione, ecc.) di tutti gli Stati membri. Assieme ai responsabili delle attività di intelligence, agli analisti e altri esperti Europol, gli ufficiali di collegamento garantiscono, 24 ore su 24, un servizio efficace, rapido e affidabile in più lingue e in più settori. Si calcola che, entro il 2003, l'organico di Europol raggiunga le 350 unità circa, compresi gli ufficiali di collegamento e gli addetti alla sicurezza.

Il sistema informatizzato Europol (TECS)

La convenzione Europol dispone che Europol istituisca e gestisca un sistema informatizzato per consentire l'inserimento, l'accesso e l'analisi di dati. Essa istituisce inoltre un quadro rigoroso relativo a:

  1. diritti dell'uomo e protezione dei dati;
  2. controllo e supervisione;
  3. sicurezza.

Il sistema informatizzato Europol consta delle seguenti tre componenti principali:

  1. un sistema di informazioni;
  2. un sistema di analisi;
  3. un sistema di indice.

Il sistema è attualmente in via di sviluppo e se ne prevede la piena operatività entro il 2001. Con l'entrata in vigore della convenzione Europol, è stato attivato un sistema di analisi "ad interim".

Bilancio

Europol è finanziato con contributi degli Stati membri in base al loro PNL:

1998: 9,98 milioni di ECU

1999: 18,89 milioni di euro

Responsabilità e supervisione

Europol risponde del proprio operato al Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari interni.

Il consiglio di amministrazione, composto da un rappresentante di ciascuno Stato membro, ha un compito generale di supervisione delle attività dell'organismo.

Un'autorità di controllo comune, composta da due esperti in materia di protezione dei dati di ciascuno Stato membro, sorveglia il contenuto e l'impiego di tutti i dati personali conservati presso Europol.

Indirizzo:  Europol - raamweg 47 - The Hauge

Tel.: 0031 - 70-3025302
Fax: 0031-70-3180800
E-mail: info a europol.eu.int
Web site: www.europol.eu.int.
Indirizzo postale: PO Box 90850 NL-2509 LW The Hauge

 

Relazione annuale per il 1997

Introduzione a cura del coordinatore Jürgen Storbeck

L'anno coperto della presente relazione è stato caratterizzato da un'intensa attività e da notevoli realizzazioni dato che per l'Unità antidroga Europol (EDU) si avvicina rapidamente il momento in cui la Convenzione Europol sarà pienamente ratificata e attuata. Anche se, a differenza degli anni precedenti, non sono stati aggiunti nuovi settori al mandato dell'EDU, sono stati fatti notevoli sforzi per preparare l'organizzazione atta a facilitare al massimo il passaggio all'Europol, per sviluppare la cooperazione tra e con le Forze di Polizia degli Stati membri e per migliorare l'efficienza dell'EDU nel suo complesso.

L'attività principale dell'organizzazione continua ad essere lo scambio di informazioni e intelligence da parte degli ufficiali di collegamento Europol ed il volume d'informazioni scambiate continua ad aumentare notevolmente. L'EDU ha appoggiato tale attività assicurando che vi fosse un'infrastruttura efficiente e sicura. L'EDU ha continuato a rivelarsi un centro europeo competente nell'analisi criminologica effettuando un numero crescente di analisi operative e strategiche per diversi Stati membri e fornendo consulenza professionale e formazione.

L'organizzazione ha continuato ad aumentare le proprie dimensioni; la sua struttura interna è stata riesaminata, soprattutto per quanto riguarda i pertinenti settori di criminalità, al fine di fornire il quadro più efficiente ed i massimi livelli di competenza a sostegno degli Stati membri.

Per il successo dell'EDU e del futuro Europol è essenziale che l'organizzazione gestisca le proprie risorse nel modo più efficiente al fine di offrire il massimo beneficio agli Stati membri. Sono state curate in modo particolare le procedure di pianificazione finanziaria e commerciale nell'intento di integrare la pianificazione strategica a lungo termine con la pianificazione del bilancio e delle attività a breve termine.

Si bada in particolare ad evitare la duplicazione dei lavori svolti da altre organizzazioni internazionali, il che ha comportato un notevole impegno volto a precisare i settori di attività delle altre organizzazioni ed a definire le responsabilità. Una fase importante, dopo la ratifica della Convenzione, sarà dedicata alla possibilità di formalizzare tali accordi con altre organizzazioni e con paesi non appartenenti all'Unione europea.

I progressi compiuti nel 1997 m'inducono a credere che l'Europol, secondo le previsioni del Consiglio dell'Unione europea nel 1995, è ormai quasi realtà.

Sintesi

Il trattato di Amsterdam sottolinea lo spirito di cooperazione tra le autorità incaricate di far osservare le leggi negli Stati membri e l'articolo 30 conferma il futuro ruolo operativo dell'Europol.

Alcune decisioni del Terzo Pilastro UE, preparate con il contributo dell'EDU, hanno avuto un impatto diretto sulle attività dell'EDU:

1. la creazione ed il mantenimento di un repertorio di attribuzioni, capacità e competenze specialistiche nella lotta contro la criminalità organizzata, per facilitare la cooperazione tra gli Stati membri in materia di pubblica sicurezza (Azione comune 28 novembre 1996);

2. lo scambio di informazioni sui profili chimici delle droghe, per facilitare una migliore cooperazione tra gli Stati membri nella lotta al traffico illecito di droghe (Azione comune 28 novembre 1996);

3. la prevenzione e il rilevamento di centri di coltivazione e produzione illecite di droghe nel territorio degli Stati membri;

4. la creazione di un sistema di preallarme sulle nuove droghe sintetiche (Azione comune giugno 1997).

Sono attualmente in corso iniziative intese ad attuare tali decisioni.

Lo scambio quotidiano di informazioni e intelligence tra Stati membri via l'EDU si è mantenuto in costante aumento, in termini sia di quantità che di qualità. Il valore del ruolo svolto dagli ELO nello scambio di queste delicate informazioni e intelligence è stato pienamente riconosciuto dalle Forze di Polizia dell'UE ed è stato dimostrato da un aumento di oltre 25% del numero di casi da essi trattati.

Il sostegno analitico è stato ulteriormente sviluppato assicurando che la strategia dell'UE contro la criminalità organizzata transnazionale fosse più coordinata, più aderente a specifici progetti e più a lungo termine. Questo è stato elaborato mediante riunioni di esperti che hanno portato a scambi di intelligence abbinati ad analisi, al fine di agevolare le investigazioni congiunte o parallele all'interno di Stati membri.

Oltre alle azioni volte a combattere i settori della criminalità che figurano nel mandato dell'EDU, era indispensabile preparare gli strumenti tecnici e le norme giuridiche necessari per assicurare che l'Europol funzioni correttamente a partire dal momento della sua creazione ufficiale.

Il sostegno e la partecipazione dell'EDU alle attività dei vari convegni di Bruxelles su temi connessi con la lotta alla criminalità organizzata sono stati più intensi. Le successive presidenze dell'UE hanno usato sempre più la competenza dell'EDU in eventi e gruppi del Terzo Pilastro oltre alle riunioni del gruppo di lavoro sull'Europol e del gruppo di lavoro sulla droga e la criminalità organizzata.

L'EDU ha assistito entrambe le presidenze dell'UE organizzando conferenze e riunioni sulla criminalità organizzata (Synthetic Drugs e Intellex 97 per i Paesi Bassi, Organised Crime e Stolen Cars per il Lussemburgo).

Scambio di informazioni

Lo scambio di informazioni e intelligence (dati sia personali che non personali) tramite gli ELO è stata e continua ad essere l'attività principale dell'EDU.

Gli ELO appartengono alle diverse Forze di Polizia di tutti gli Stati membri e agiscono come rappresentanti delle autorità che li hanno inviati. Essi garantiscono 24 ore su 24, per conto dei singoli Stati membri, un competente servizio multilingue e multidisciplinare, efficace, efficiente, rapido ed affidabile. Il loro numero è in aumento come pure la diversità delle autorità che li inviano, garantendo un approccio multidisciplinare a livello nazionale.

Il positivo sostegno dell'EDU ai Corpi di Polizia (polizia, gendarmeria, Dogane e Finanza, immigrazione, ecc.) ha fatto si che gli Stati membri ricorrano in modo crescente alla rete degli ELO e alle specifiche competenze dell'EDU. Intelligence e informazioni bilaterali e soprattutto multilaterali sono scambiate con maggiore frequenza. L'EDU offre un servizio di elevato livello per velocità, accuratezza, infrastrutture linguistiche, aggiornamento delle informazioni e dell'intelligence alle indagini e alle attività analitiche connesse con i gruppi criminali attivi su scala internazionale. E’ stato avviato un numero maggiore di progetti cui partecipano diversi Stati membri e l'EDU, che spesso sono serviti a dar vita ad operazioni congiunte.

Nel corso del 1997 gli Stati membri hanno avviato 2608 casi, in confronto ai 2053 del 1996 con un aumento di oltre il 25%. Il numero totale attività di scambio di informazioni può essere suddiviso in tre categorie principali, come mostrato nella tabella seguente:

 

1997

1996

Scambio di informazioni e intelligence

2139

1601

Fornitura di competenze specialistiche e supporto analitico

313

329

Sostegno in materia di coordinamento per operazioni speciali, ad es. consegne controllate

156

123

Totale

2608

2053

Il numero totale di consegne controllate effettuate dalle autorità competenti degli Stati membri utilizzando la rete degli ELO e le infrastrutture dell'EDU è praticamente raddoppiato, passando da 33 nel 1996 a 62.

Numero di casi avviati e di risposte alle indagini nel 1997

Ciascun caso può comportare diverse indagini, in quanto può essere indirizzato a più di un paese; inoltre un paese, con il passare del tempo, può dare più risposte; così i 2608 casi inviati agli Stati membri EDU hanno generato 9177 risposte. 261 risposte sono state inviate agli Stati membri dagli esperti di analisi criminologica dell'EDU. Il numero totale di risposte alle indagini rappresenta un aumento di ben 40% rispetto al 1996.

Le tabelle seguenti riportano il numero di casi avviati e di risposte inviate da ciascuno Stato membro e dagli analisti dell'EDU:

Numero di richieste per paese di origine

1997

1996

 

Numero di risposte alle indagini

1997

1996

Austria

92

75

  Austria

306

220

Belgio

204

167

  Belgio

1020

591

Danimarca

144

87

  Danimarca

333

200

Finlandia

66

29

  Finlandia

190

135

Francia

197

119

  Francia

710

573

Germania

668

507

  Germania

1187

686

Grecia

33

33

  Grecia

259

247

Irlanda

76

63

  Irlanda

269

203

Italia

124

92

  Italia

685

413

Lussemburgo

19

22

  Lussemburgo

265

196

Paesi Bassi

208

113

  Paesi Bassi

1603

1350

Portogallo

159

181

  Portogallo

330

266

Spagna

47

49

  Spagna

885

618

Svezia

97

63

  Svezia

261

185

Regno Unito

474

453

  Regno Unito

213

444

Totale

2608

2053

  Analisi EDU

213

272

       

Totale

9177

6599

Scambio di informazioni

Lo scambio di informazioni e intelligence nel settore della droga continua a rappresentare la maggioranza delle indagini svolte mediante l'EDU. Tuttavia, nel 1997 la ripartizione dei casi per settore è leggermente cambiata, rivelando un maggiore interesse negli Stati membri per l'immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani, come risulta dalla seguente tabella:

 

1997

1996

Droga

61%

71%

Reti di immigrazione clandestina

19%

8%

Riciclaggio di denaro

9%

13%

Traffico di veicoli rubati

8%

8%

Traffico di esseri umani

81 casi

-

Traffico illecito di sostanze nucleari e radioattive

8 casi

4 casi

Il modo flessibile in cui gli ELO trattano le informazioni è sempre più apprezzato dai vari Stati membri e sono stati ottenuti eccellenti risultati nella lotta alle reti di criminalità che agiscono all'interno dell'UE. Sono state condotte diverse operazioni congiunte che hanno portato all'arresto di numerosi membri di gruppi criminali e al sequestro di droghe, armi e denaro illeciti.

Al fine di controllare gli standard qualitativi nello scambio di intelligence attraverso la rete ELO, i capi delle Unità nazionali Europol (HENU) hanno deciso di creare un sistema di valutazione della qualità, in base al quale le Unità nazionali Europol sono coinvolte in una valutazione comune e continua delle attività dell'EDU tenendo conto di fattori quali la pertinenza operativa e la qualità del collegamento fornito oltre alla valutazione del tempo di risposta. Questo esercizio iniziale è stato avviato alla fine del 1997 ed i primi risultati sono attesi nel 1998.

Modello per l"Intelligence

E’ stata tenuta una serie di riunioni interne, sfociata in un seminario con gli Stati membri, per sviluppare un modello comune atto a trattare l'intelligence e attività, procedure e prodotti ad essa relativi. Si tratta di un concetto importante che deve essere elaborato ulteriormente prima che l'Europol entri in funzione.

 

Attività relative all'intelligence

I capitoli seguenti danno un'idea del sostegno fornito dall'EDU alle investigazioni e alle operazioni dei servizi incaricati di far osservare le leggi degli Stati membri. La sintesi riportata è di tipo generale a causa delle restrizioni legali e della sensibilità delle informazioni e dell'intelligence in questione.

Traffico illecito di droga

L'Unione europea continua ad essere gravemente colpita dalla produzione e dal traffico su vasta scala di droghe illecite. Al fine di fornire agli Stati membri dati pertinenti, l'EDU ha preparato la terza Relazione annuale sulla situazione in materia di produzione e di traffico di droga nell'UE, basata su contributi degli Stati membri e altre informazioni, comprese fonti aperte. La relazione descrive gli sviluppi relativi ai diversi tipi di droghe, alle regioni di provenienza e transito, alle vie di contrabbando verso l'UE e al suo interno, alle tendenze, alle attività di pubblica sicurezza e alle iniziative politiche nell'ambito dell'Unione europea. La relazione contiene inoltre una panoramica sul turismo a scopo di droga.

L'aumento, registrato negli Stati membri, della produzione, del traffico e dell'abuso di droghe sintetiche, tra cui le nuove droghe di progettazione, richiede l'avvio di misure supplementari. L'EDU sta sviluppando, in cooperazione con la rete europea dei laboratori di medicina legale, un Sistema di indicatori di purezza delle droghe, al fine di ottenere una panoramica su tutta l'Europa della purezza media, a livello sia di importazione / vendita all'ingrosso che di consumo / vendita in strada, dei principali tipi di droghe, mediante l'analisi di campioni forniti dai laboratori di medicina legale degli Stati membri, al fine di individuare le priorità nella lotta contro il fenomeno della droga e assistere i servizi incaricati di far osservare le leggi. Il sistema può essere esteso ai profili chimici dei principali tipi di droghe e può essere collegato con il sistema di basi dati Progetto LOGO dell'EDU (contenente soltanto dati non personali) sui profili balistici delle pillole di ecstasy.

Il Consiglio Giustizia e Affari interni del giugno 1997 ha adottato un'Azione comune sulla creazione di un Sistema di preallarme sulle nuove droghe sintetiche. Quando sarà stato preparato a fondo dall'EDU in collaborazione con l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT), il sistema verrà introdotto a partire dal gennaio 1998.

La maggior parte dell'eroina che si trova sui mercati dei consumatori negli Stati membri è trasportata lungo le varie "Vie dei Balcani". Una relazione strategica dell'EDU su tale fenomeno ha dato luogo a tre progetti operativi ed a diverse investigazioni tuttora in corso negli Stati membri.

Traffico illecito di sostanze nucleari e radioattive

L'EDU ha contribuito ad accelerare il trasferimento tra Stati membri dei dati sui sequestri di sostanze radioattive o nucleari in altri Stati membri. L'EDU ha offerto consulenza su tale fenomeno e, se possibile, risposte giuridiche. La prevista valutazione delle minacce non è stata svolta data la scarsissima frequenza di incidenti.

Reati che coinvolgono reti di immigrazione clandestina

L'EDU ha portato a termine un'analisi strategica su organizzazioni specifiche che usano le "Vie dei Balcani".

L'EDU ha iniziato a pubblicare un Bollettino mensile di intelligence sulle Reti di immigrazione clandestina, che contiene informazioni aggiornate su tali reti. Le informazioni fornite dai servizi competenti degli Stati membri sono raccolte dall'EDU e quindi ridistribuite a tutte le Unità nazionali.

Diversi Stati membri hanno avviato investigazioni internazionali in questo settore usando la rete ELO per canalizzare le informazioni. Essi hanno inoltre richiesto il sostegno analitico specifico dell'EDU.

Traffico di esseri umani

L'EDU ha trattato diversi casi importanti in questo settore della criminalità, su richiesta delle autorità di alcuni Stati membri.

L'EDU ha avviato un'iniziativa intesa ad aumentare la consapevolezza degli agenti di polizia in questo settore della criminalità, mettendo in comune le esperienze e le prassi migliori maturate negli Stati membri.

L'EDU sta sviluppando un migliore uso delle fonti aperte, al fine di scambiare l'intelligence necessaria con gli Stati membri interessati.

Riciclaggio di denaro

Un progetto pilota lanciato dall'EDU nel 1997, con la partecipazione di sette paesi, in merito ad un sistema di monitoraggio della criminalità in base ai movimenti di denaro / beni in partenza dall'UE e in arrivo nell'UE attraverso determinati aeroporti internazionali, ha dimostrato che tali iniziative possono avere un impatto positivo a condizione che il contesto normativo sia sufficientemente flessibile.

L’EDU ha partecipato alla redazione di vari documenti dell'UE in merito all'efficacia delle misure contro il riciclaggio di denaro all'interno dell'UE nella lotta alla criminalità organizzata.

L’EDU è inoltre impegnato in uno studio di fattibilità relativo alla possibilità di sviluppare un archivio internazionale sulle transazioni sospette.

E’ stata avviata una ricerca intesa ad individuare la prassi migliore per le indagini sul riciclaggio di denaro; la prima relazione in materia sarà redatta nel 1998.

Traffico illecito di veicoli

Al fine di valutare il pericolo di criminalità nonché di avviare e sostenere le attività operative, sono state organizzate conferenze sul traffico illecito di veicoli con la partecipazione di esperti di tutti gli Stati membri, dei paesi dell'Europa centrale e orientale, degli Stati baltici e della Commissione europea.

La Presidenza del Lussemburgo, appoggiata dall'EDU, ha organizzato una conferenza per iniziare e migliorare il controllo dei documenti connessi con gli autoveicoli in stretta collaborazione con le autorità di registrazione degli Stati membri. Sono inoltre stati presi in considerazione lo sviluppo di nuovi sistemi tecnici per una migliore protezione degli autoveicoli e alcune iniziative specifiche di controllo contro il traffico di veicoli rubati attraverso porti marittimi.

L'EDU, su invito del gruppo di Schengen a partecipare al suo progetto pilota sulle strade frequentate dai veicoli rubati, ha svolto un'analisi operativa finalizzata al controllo delle arterie stradali percorse di preferenza dai trafficanti.

Tecniche speciali

Sono stati svolti dall'EDU e da Stati membri diversi studi su tecniche operative speciali trattando problemi di natura giuridica, organizzativa e finanziaria. L'EDU, in collaborazione con esperti di vari Stati membri, ha elaborato un Aide Memoire europeo che serve da strumento di consultazione per verificare che siano rispettate tutte le condizioni prima di richiedere una consegna controllata.

 

Analisi criminologica

Per quanto riguarda il sostegno analitico, l'EDU ha continuato a seguire il principio di rispondere a tutte le richieste di sostegno analitico fatte dalle Unità nazionali Europol, da ministri e da gruppi di lavoro del Terzo Pilastro.

La notevole competenza degli analisti dell'EDU è stata oggetto di crescenti richieste di sostegno, consulenza e formazione professionali.

Nel 1997 la ripartizione dei lavori è stata la seguente:

     
Richieste di assistenza

(Strategica e operativa)

Numero

1997

Numero 1996

Valutazioni annuali

5

5

Richieste maggiori

43

(20 richieste a lungo termine;
9 richieste strategiche)

26

Richieste minori

213

272

     

Sono state avviate indagini maggiori per diversi Stati membri. Tutte le indagini hanno interessato due o più Stati membri e ciascun settore della criminalità del mandato dell'EDU è stato trattato almeno una volta. Il sostegno analitico è stato ancora fornito

anche all'esterno dell'EDU, negli Stati membri dove è stata avviata l'indagine, quando si è rivelata la necessità di consulenza e di assistenza tecnica a sostegno di investigazioni specifiche e compiesse e quando è stato necessario stabilire contatti personali con le Autorità nazionali competenti.

Oltre l'80% delle 213 richieste minori sono state trattate in 24 ore ed alcune di esse hanno generato ulteriore lavoro operativo per l'EDU.

L'EDU ha portato avanti la propria azione volta a promuovere una maggiore armonizzazione dei metodi di analisi.

A tale fine è stata svolta presso l'EDU, nell'ottobre 1997, la terza conferenza degli analisti specializzati nelle informazioni di rilevanza penale con la partecipazione di 58 rappresentanti di tutti gli Stati membri e di osservatori dell'ICPO/Interpol, dell'Organizzazione mondiale delle dogane (OMD) e della Commissione europea (UCLAF), che hanno comunicato le proprie conoscenze e competenze sul piano operativo e su quello accademico per quanto riguarda l'analisi strategica e quella operativa. Inoltre, l'EDU ha tenuto il secondo corso di due settimane sull'analisi e l'intelligence strategica seguito da 22 rappresentanti di 12 Stati membri nonché da 2 rappresentanti dell'ICPO/Interpol e della Commissione europea (UCLAF). Su richiesta di alcuni Stati membri è stato organizzato il lo seminario per alti funzionati, in materia di analisi.

 

Attività di gestione e di sostegno

Riunioni e visite

Il grande interesse per l'EDU e la sua maggiore popolarità presso gli Stati membri sono dimostrati dall'elevato numero di riunioni e visite, che è stato di ben 199, circa il doppio rispetto al 1996. E’ stata fornita l'interpretazione simultanea in 4-5 lingue per 48 giorni di riunione. Gli Stati membri fanno sempre maggiore uso dei servizi di conferenze dell'EDU per questioni riguardanti l'applicazione delle leggi e apprezzano la sicurezza, la praticità e l'efficienza dell'ambiente di lavoro offerto dall'EDU.

Personale

L'EDU ha assunto altro personale nel 1997, aumentando la diversità e la rappresentanza dei singoli Stati membri. Alla fine del 1997 l'organico dell'EDU era, in totale, di 135, di cui 42 Ufficiali di collegamento e assistenti tecnici degli uffici di collegamento dei 15 Stati membri.

Dei rimanenti 93 dipendenti, 48 erano olandesi (16 per l'ufficio Sicurezza), 10 britannici, 7 tedeschi, 6 italiani, 6 danesi, 5 francesi, 3 spagnoli, 2 belgi, 2 portoghesi, 1 lussemburghese, 1 irlandese, 1 svedese e 1 greco (13 Stati membri in totale).

Finanziamento

Il bilancio dell'EDU per il 1997 è stato di 5,602 MECU, oltre 2,2 MECU per il Sistema informatizzato dell'Europol (TECS). Le spese nel 1997 sono rientrate nel bilancio.

Il bilancio dell'EDU per il 1998 è stato adottato dal Consiglio dei Ministri nel maggio 1997.

Per il bilancio 1998 è stato approvato un aumento del 20%, il che porta ad un bilancio comune totale di 6,722 MECU. Il bilancio del TECS per il 1998 è stato fissato a 3,26 MECU di cui 2 MECU erano previsti per il primo pagamento del contratto di fornitura.

Tecnologie dell'informazione

Per il successo dell'EDU le tecnologie dell'informazione devono essere sofisticate e affidabili. La rete interna ha permesso al personale di ricevere, trattare aggiungendo valore e inviare informazioni in modo efficiente. Questo vale anche per gli ufficiali di collegamento, gli esperti e il personale di sostegno interno, che hanno lavorato con l'intelligence operativa o a sostegno delle attività del Terzo Pilastro dell'UE e che hanno comunicato con le Unità nazionali Europol o con il Segretariato generale del Consiglio, il Centro di traduzione e altre istituzioni (in tutto circa 20 interlocutori esterni).

Le telecomunicazioni tra l'EDU e gli Stati membri sono state potenziate grazie alle nuove connessioni ISDN con Svezia, Regno Unito, Portogallo e Germania. La connessione con il Belgio è stata configurata e migliorata.

E’ stato installato un sistema di fax sicuro, che consente agli utenti di inviare e ricevere fax direttamente dalle proprie stazioni di lavoro.

Inoltre, la rete interna di computer è stata completamente potenziata per aumentarne la capacità e l'affidabilità.

Il sistema informatizzato dell’"Europol (TECS)

Nel 1997 il progetto TECS è passato dalla Fase 1 (Elenco delle esigenze) alla Fase 2 (Specifiche tecniche). E’ stato necessario raggiungere un accordo sull'Elenco delle esigenze, valutando le proposte inviate dalle società interessate ad effettuare i lavori della Fase 2 ed assegnando il contratto ad una di esse.

Sono state effettuate visite a tutti gli Stati membri, al fine di estendere e confermare le esigenze comuni e, se del caso, individuare i fabbisogni specifici di ciascuno Stato membro.

Data la durata, inevitabilmente lunga, del progetto e dato che l'Europol dovrebbe diventare operativo nel 1998, si prevede che entro tale data sarà messo in funzione un sistema di analisi provvisorio. ’ stato istituito un gruppo di progetto distinto ma strettamente collegato, che servendosi di tecniche di sviluppo di rapida applicazione, configura le specifiche per elaborare il software.

I componenti saranno acquisiti all'inizio del 1998 ed integrati all'interno per costruire il sistema provvisorio sull'infrastruttura esistente.

Documentazione

Il servizio di documentazione ha fornito al personale dell'EDU e a vari Stati membri notizie e altro materiale, tra cui informazioni strategiche e operative provenienti da fonti aperte e specializzate di tutto il mondo.

L'EDU è considerato un centro di eccellenza in questo campo e attira numerosi visitatori appartenenti sia all'ambiente accademico che a quello giuridico. Il servizio ha partecipato e contribuito a numerose conferenze internazionali, in particolare sui servizi d'informazione, sulla guerra dell'informazione e sulla rete mondiale di biblioteche di giustizia penale.

Il sistema Intranet, appena installato, ha già dimostrato la sua potenziale utilità in quanto faciliterà la diffusione delle informazioni all'interno dell'EDU e, su richiesta, al personale dell'ENU.

Sostegno alla gestione generale

L'EDU ha continuato a svolgere funzioni di sostegno per le attività del Terzo Pilastro dell'UE.

E’ stato assunto un ufficiale per le Relazioni esterne, incaricato di trattare le richieste di riunioni, visite e interviste sui media, il cui numero è in costante aumento.

L'EDU ha elaborato una procedura di pianificazione commerciale coordinata, che integra la pianificazione delle attività, i programmi di lavoro e la valutazione delle attività.

 

Conclusioni

L'impegno dell'EDU ha continuato ad affermarsi in modo deciso tanto sul piano operativo quanto sulla scena politica. Gli Stati membri concordano sul fatto che la lotta contro la criminalità organizzata transnazionale debba essere improntata ad una strategia coordinata a lungo termine, che ponga l'EDU e il futuro Europol al centro delle attività. In tal modo, l'EDU, l'Europol e gli Stati membri saranno in grado di gestire le risorse nel modo più efficace e più efficiente.

In futuro, si prevede un ruolo sempre più importante dell'Europol, tenendo conto delle disposizioni specifiche sull'Europol nel trattato di Amsterdam e l'inserimento dell’"acquis" di Schengen nel terzo pilastro. Va inoltre considerato altamente prioritario lo sviluppo delle relazioni tra l'Europol ed i paesi che aspirano ad entrare nell'Unione europea. Si è badato in modo particolare ad evitare la duplicazione dei lavori svolti da altre organizzazioni impegnate nella lotta alla criminalità organizzata internazionale ed è indispensabile che le relazioni con tali organizzazioni siano formalizzate al più presto.

Le limitazioni che attualmente pesano sull'attività dell'EDU (ad es. l'impossibilità di conservare centralmente i dati personali o di stabilire relazioni ufficiali con paesi terzi e altri enti) dimostrano che è necessario che gli Stati membri ratifichino la Convenzione Europol.

L'EDU si sta preparando per la transizione ad Europol, che avverrà nel 1998:

sarà avviata sotto la presidenza UE del Regno Unito e sarà attuata sotto la presidenza austriaca nel secondo semestre. Questo rappresenterà un progresso notevole per le Forze di Polizia all'interno dell'Unione europea, ovviamente a condizione che venga dato il giusto peso ai problemi fondamentali che sono quelli del bilancio, dell'assunzione e dello sviluppo organizzativo.

 

Esempi chiarificatori di casi trattati nel 1997

Per motivi di riservatezza non è possibile fornire tutti i dettagli dei casi trattati dagli ufficiali di collegamento e dagli analisti dell'Europol. I seguenti esempi, tuttavia, sono illustrativi del tipo di attività intrapresa. Tra i vari casi si possono annoverare la semplice richiesta di informazioni non facilmente disponibili attraverso altri canali e il sostegno a lungo termine di un'indagine internazionale complessa.

Esempio chiarificatore n. 1

Nel 1997 agli UCE del Regno Unito è stata chiesta assistenza in vari casi in cui la dogana del Regno Unito aveva individuato della droga in transito verso altri Stati membri dell'UE. Con l'assistenza del Servizio nazionale di informazione sulla criminalità di detto paese, degli altri UCE e delle rispettive unità nazionali dell'Europol, si è permesso che le droghe continuassero il loro iter dal Regno Unito come consegne controllate. Ne sono conseguiti il sequestro di oltre 49 kg di cocaina e l'arresto di 32 persone nei paesi di destinazione. Riorientando questi casi tramite gli UCE, il Servizio nazionale di informazione sulla criminalità (SNIC) del Regno Unito è stato in grado di ottimizzare il ricorso alle sue risorse.

Esempio chiarificatore n. 2

Un'operazione segnalata dall'Italia all'UDE ha avuto origine dall'arresto di 6 persone avvenuto nell'ottobre 1996 e dal sequestro di 50 kg di hashish e di 2 kg di cocaina. I bersagli erano gli affiliati di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga di vario tipo (cannabis, ecstasy e cocaina) e al riciclaggio dei proventi di reato che coinvolgeva l'Italia, la Francia, la Spagna e i Paesi Bassi.

In considerazione della complessità dell'operazione, l'Italia, sostenuta dagli altri Stati membri coinvolti, ha incaricato l'Ufficio analitico dell'UDE di avviare un'analisi del caso ai seguenti fini:

Il coordinamento dell'operazione è sostenuto dall'UDE e dai vari UCE.

Esempio chiarificatore n. 3

Il Belgio ha segnalato all'UDE un caso di sequestro di 600 kg di cannabis destinati alla Danimarca in una spedizione di legno. Sei Stati membri impegnati nel caso si sono scambiati informazioni ed una riunione operativa è stata organizzata tramite l'UDE per coordinare detto scambio. Le indagini hanno rivelato che l'organizzazione aveva precedentemente organizzato il trasporto di droga (cannabis, amfetamina ed ecstasy). L'operazione coordinata ha portato all'arresto del principale bersaglio in Belgio e all'ulteriore arresto di un altro bersaglio in Danimarca, nonché al sequestro di altri 20 kg di cannabis.

Esempio chiarificatore n. 4

Questo caso è stato avviato dalle autorità italiane nel settembre 1994 in seguito all'assassinio di un noto trafficante di droga in Sicilia. Era chiaro fin dall'inizio il coinvolgimento di un gruppo criminale organizzato di stampo mafioso, dedito al traffico di droga.

Scopo delle indagini era l'identificazione della rete di fornitori e di distribuzione che fa capo ad una rete internazionale di traffico di droga, attiva in vari paesi.

La cooperazione internazionale di polizia durante le indagini è stata organizzata attraverso vari canali: ufficiali di collegamento bilaterali, contatti diretti tra unità investigative, l'Unità droga Europol (UDE) e I'ICPO / Interpol. Anche le disposizioni della convenzione di Schengen si sono dimostrate utili quando si è resa necessaria un'operazione di sorveglianza transnazionale.

Durante l'indagine sono stati possibili numerosi sequestri di droga, il più importante dei quali, di 730 kg di hashish, è stato effettuato a Malaga nel luglio 1996.

La fase finale delle indagini è stata interamente coordinata a livello internazionale dagli ufficiali di collegamento dell'Europol (UCE) dei paesi interessati. Tutto ciò è stato reso possibile dal contributo attivo delle autorità giudiziarie competenti di detti paesi che hanno deciso di ricorrere all'UDE per programmare ed effettuare gli arresti contemporaneamente in ciascun paese.

In tutto sono state arrestate 68 persone. Gli arresti sono avvenuti contemporaneamente in Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Italia. Un gruppo di coordinamento degli UCE ha controllato l'intera operazione avvalendosi delle strutture di sostegno e di coordinamento dell'UDE.

Le informazioni relative agli arresti sono state comunicate direttamente agli UCE e messe immediatamente a disposizione del gruppo di coordinamento in Italia. Un bersaglio da arrestare in Belgio non è stato trovato nella sua residenza, ma è stato possibile farlo arrestare in Italia mezz'ora dopo grazie ad un numero telefonico italiano scoperto durante la perquisizione della sua abitazione ed immediatamente trasmesso a Roma tramite gli UCE.

Fattori fondamentali del successo dell'operazione sono stati il trattamento professionale dello scambio di informazioni da parte degli ufficiali di collegamento dell'Europol che si sono avvalsi delle strutture di sostegno operative dell'UDE, la rigorosa riservatezza e la fiducia nell'UDE da parte delle autorità giudiziarie nonché il ricorso complementare ad altri canali disponibili quali I'ICPO / Interpol e gli ufficiali di collegamento bilaterali.

 

Programma di lavoro dell'Unità droghe Europol per il 1998

Nota del Consiglio dell'Unione Europea

UNIONE EUROPEA

IL CONSIGLIO Bruxelles, 26 febbraio 1998 (04.03)
(OR.en)

5739/1/98
REV 1
LIMITE
EUROPOL 18

NOTA
Del: Comitato K.4
al: COREPER / Consiglio
n. doc. prec.: 5739/98 EUROPOL 18

Oggetto: Programma di lavoro dell'Unità droghe Europol per il 1998

1. Nella riunione del 24 febbraio 1998 il Comitato K.4 ha approvato il programma di lavoro dell'Unità droghe Europol per il 1998, riportato in allegato.

2. Si invitano il COREPER / Consiglio a confermare tale approvazione e adottare il programma, fermo restando che l'allegato verrà adattato, se del caso, alle conclusioni del Consiglio sull'avvio delle attività dell'UDE / Europol in materia di terrorismo.

Il COREPER / Consiglio sono inoltre invitati ad approvare la trasmissione della versione definitiva del programma al Parlamento europeo.

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