SCHEMA DI DPCM RECANTE CRITERI DI RIPARTO E RIPARTI TRA LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI DELLE RISORSE INDIVIDUATE PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CONFERITE IN MATERIA DI ISTRUZIONE SCOLASTICA

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modifiche, recante "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed agli enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa";

VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e successive modifiche, recante "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";

VISTO, in particolare, l’articolo 10 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che prevede: "Con le modalità previste dai rispettivi statuti si provvede a trasferire alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, in quanto non siano già attribuite, le funzioni ed i compiti conferiti dal presente decreto legislativo alle regioni a statuto ordinario";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del…. recante "Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle regioni ed agli enti locali per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di istruzione scolastica di competenza del Ministero della pubblica istruzione";

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 maggio 2000 recante delega al Ministro per la funzione pubblica per il coordinamento delle attività inerenti l’attuazione della legge n. 59 del 1997;

VISTO l’accordo sancito nella Conferenza unificata Stato, regioni, città ed autonomie locali, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, in data….

SENTITA l’Unione Italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;

SENTITE le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;

ACQUISITO il parere della Commissione parlamentare consultiva in ordine all ‘attuazione della riforma amministrativa, istituita ai sensi dell’art. 5 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modificazioni;

SENTITI il Ministro pubblica istruzione, il Ministro della funzione pubblica, il Ministro per gli affari regionali, il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ed il Ministro dell’interno;

DECRETA

Art. 1
(Ambito operativo)

1. Il presente decreto provvede alla ripartizione tra le regioni e gli enti locali dei beni e delle risorse finanziane, umane, strumentali e organizzative per l’esercizio delle funzioni e dei compiti in materia di istruzione scolastica, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del….. recante "Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle regioni ed enti locali per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di istruzione scolastica di competenza del Ministero della pubblica istruzione.

Art. 2
(Riparto delle risorse tra le regioni)

1. Le risorse finanziarie, individuate dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del…., pari a lire 511.974.000.000, sono ripartite tra le singole regioni, in fase di prima applicazione e con decorrenza dal secondo anno immediatamente successivo alla data di entrata in vigore del regolamento di riordino delle strutture dell’amministrazione centrale e periferica, di cui all’articolo 7 della legge 15 marzo 1997, n. 59, al fine di garantire a ciascuna regione una base finanziaria idonea ad esercitare le funzioni in materia di istruzione scolastica e le tipologie di intervento cui sono destinate le risorse medesime, come segue:

- in relazione ai contributi per il mantenimento per scuole elementari parificate, i criteri seguiti sono quelli fissati dal DM. del 16/7/1998 (tabella a), sommando per ciascuna regione la quota parte assegnata alle singole province della stessa con l’esclusione delle somme assegnate agli enti a carattere nazionale che gestiscono scuole materne non statali, somme che saranno attribuite alle regioni sedi degli enti stessi;

- in relazione ai contributi per il mantenimento e per la diffusione delle scuole materne non statali i criteri sono quelli di cui al D.M. 10/1991, n. 210 (tabella a), sommando per ciascuna regione la quota parte assegnata alle singole province della stessa;

- in relazione ai contributi per il mantenimento delle scuole magistrali convenzionate e scuole medie legalmente riconosciute e pareggiate i criteri adottati sono quelli previsti rispettivamente dai D.D.M.M. 8/6/98, n. 261 e 19/11/99, n. 279 (tabella a), sommando per ciascuna regione la quota parte assegnata alle singole province della stessa.

Le risorse relative alle spese per la partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato e i sussidi straordinari alle scuole materne, sono ripartite in misura direttamente proporzionale alla quota derivante a ciascuna regione dal totale parziale dei contributi per le scuole elementari e materne non statali (tabella a e b).

Le spese di funzionamento sono state ripartite in misura direttamente proporzionale alle unità di personale assegnate a ciascuna regione (tabelle c).

Il contingente di 103 unità di personale, individuato dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del…., da trasferire alle regioni, è ripartito tra le regioni, in via principale, sulla base della popolazione scolastica, riferita all’anno scolastico 1999/2000 di ciascuna regione, assicurando ad ognuna un contingente di personale omogeneo in termini di quantità e qualità, secondo quanto indicato nella tabella d) allegata al presente decreto.

2. Per le successive annualità, il riparto delle risorse di cui al comma 1, potrà avvenire anche sulla base di nuovi o ulteriori criteri ,definiti in sede di Conferenza unificata.

Art. 3
(Riparto delle risorse tra le province ed i comuni)

1. Le risorse finanziarie, individuate dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del…., da trasferire agli enti locali, pari a lire 70.050.000.000, sono ripartite tra le province ed i comuni, sulla base dell’entità delle funzioni conferite, nelle percentuali del 40% alle province e del 60% ai comuni.

2. Le 103 unità di personale, individuate dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del…., da trasferire agli enti locali, sono attribuite alle province.

3. Con successivo DPCM verranno individuati i criteri di riparto ed i riparti, tra le singole province e i singoli comuni, delle risorse finanziarie complessivamente attribuite ai predetti enti, per l’esercizio delle funzioni ad essi direttamente conferite dal decreto legislativo 112/98.

Articolo 4
(Regioni a statuto speciale e province autonome)

1. Le risorse destinate alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, sulla base della ripartizione di cui alle tabelle allegate al presente decreto, saranno trasferite alle stesse ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, nei limiti e con le modalità previste dai rispettivi statuti.

ALLEGATI

ALLEGATO A
ALLEGATO B
ALLEGATO C
ALLEGATO D