Commissione di vigilanza servizi radiotelevisivi
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RISOLUZIONE IN MERITO AL PLURALISMO SOCIALE E
ASSOCIATIVO NELL'AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE DELLA CONCESSIONARIA PUBBLICA
La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei
servizi radiotelevisivi
Premesso che
- la mozione di indirizzo sul pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo approvata
dalla Commissione il 13 febbraio 1997 all'art. 2 lettera b) Pluralismo sociale recita:
"Il servizio pubblico radiotelevisivo deve rappresentare la
autonomia e la dialettica delle realtà sociali del nostro paese in tutta la loro
ricchezza, dando voce anche a chi spesso voce non ha. Il tutto deve tradursi, per ogni
genere televisivo e per l'insieme degli spazi informativi, nel richiamo esplicito e nella
rappresentazione di tutte le realtà sociali, a cominciare dal mondo del lavoro, e di
tutte quelle problematiche sociali e culturali emergenti (femminismo, ambientalismo,
problemi della terza età, immigrazione e rapporti Nord-Sud) che trovandosi in condizione
di debolezza sul piano degli strumenti informativi e nei confronti degli interessi forti
risultano largamente penalizzate. Garantirne l'accesso al sistema informativo, anche in
forma diretta, rappresenta un dovere esplicito del sistema pubblico radiotelevisivo.
Adeguato spazio va riservato alle trasmissioni cosiddette di servizio riservate agli
interessi e ai diritti di determinate fasce di cittadini, con riferimento alla dinamica
delle nuove povertà
..";
- sempre la mozione di indirizzo sul pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo
approvata dalla Commissione il 13 febbraio 1997 all'art. 2 lettera g) Pluralismo
associativo recita:
"Il nostro paese è caratterizzato dalla presenza di una fitta
rete di associazioni impegnate nel campo dell'assistenza, della marginalità sociale,
della promozione dei diritti, della tutela ambientale e così via. Un patrimonio di
volontariato che va maggiormente rappresentato, valorizzato e sostenuto dalla Rai. E'
auspicabile un raccordo permanente, anche al fine di promuovere specifiche trasmissioni di
servizio, tra Rai e il mondo associativo
..";
- il contratto di servizio, anche per esplicita richiesta della Commissione, sottolinea al
capo 2 art. 2 punto d) che la concessionaria pubblica deve garantire: "programmie
rubriche di attualità, di costume e di interesse sociale che trattino, con linguaggi e
formati differenziati, tematiche di interesse generale con particolare riguardo ai bisogni
della collettività (per esempio, gli anziani, la salute, il lavoro, l'ambiente, le
pensioni, il fisco, la casa, i rapporti tra pubbliche amministrazioni e cittadini) e delle
fasce deboli
..";
- gli stessi organismi della Rai nel documento "Indirizzi e direttive in materia di
programmazione del servizio pubblico radiotelevisivo" del novembre 1998 nella parte I
nell'ambito delle specificazioni del pluralismo fanno propri al punto 5 (pluralismo
sociale) e al punto 10 (pluralismo associativo) gli indirizzi della Commissione;
appreso che
- da parte dei responsabili Rai è stata soppressa la striscia quotidiana "Racconti
di vita", una trasmissione di 15 minuti prevista su Raidue dal lunedì al venerdì
con partenza dal 4 gennaio 1999;
- tale trasmissione, nell'esperienza del 1998, è risultata essere uno dei pochi spazi di
servizio pubblico in cui il mondo del volontariato e dell'associazionismo trovano
possibilità di espressione e di rappresentazione. Non a caso dal mondo associativo si
sono alzate molte voci di protesta per la scelta della Rai;
considerato che
- tale cancellazione si inserisce in un progressivo abbandono dell'impegno a rappresentare
all'interno del servizio pubblico radiotelevisivo, il mondo associativo e le problematiche
sociali più deboli del nostro paese e che per questi motivi rappresenta una lesione ai
criteri di pluralismo individuati dalla Commissione;
invita la Rai
ad indicare entro il primo trimestre dell'anno - nell'ambito della
propria autonomia aziendale - le trasmissioni e comunque le forme e i modi con cui si
intende dare corso nel 1999 alle indicazioni della Commissione di vigilanza e ai relativi
impegni assunti nell'ambito del contratto di servizio.
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