Commissione parlamentare per l'infanzia

 

Risoluzione 7-00028 Casatellani Carla: lotta contro la pedopornografia

La Commissione parlamentare per l'infanzia,

premesso:

a) che con la legge n. 269 del 3 agosto 1998, "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno ai minori quali nuove forme di riduzione in schiavitù", si sono iniziate a mettere le basi per una più efficace, anche se ancora insufficiente, forma di contrasto a questi reati;
b)che sulla base delle norme previste all'articolo 14 della legge n. 269 del 1998 si è dato modo alla polizia telematica di intervenire efficacemente, come ha evidenziato la recente inchiesta della procura di Torre Annunziata;
c) che la polizia telematica dispone di un organico di 200 agenti di cui 50 impegnati nella sede centrale e 150 sul territorio, organico numericamente carente dato l'impegno e la qualità dell'azione di contrasto ad un turpe fenomeno in crescita come quello della mercificazione, anche via Internet, della violenza sessuale sull'infanzia, fenomeno che, oltre ad essere un delitto contro l'umanità, produce grandi profitti a quelle che ormai si configurano come vere e proprie imprese criminali;
d) che anche altre forze dell'ordine con Corpi specializzati sono impegnate attivamente nella lotta contro questi tipi di crimini;
e) che anche alcune associazioni di volontariato tra cui "Telefono Arcobaleno" sono fortemente impegnate nella difesa e nella tutela dei diritti inviolabili dei bambini contro ogni forma di abuso e di sfruttamento;
f) che la decisione del Consiglio d'Europa del 29 maggio 2000, relativa alla lotta contro la pornografia infantile su Internet e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. L 138 del 9 giugno 2000, recita: all'articolo 4: "Gli Stati membri verificano regolarmente se i processi tecnologici rendono necessaria, al fine di mantenere l'efficacia della lotta contro la pornografia infantile su Internet, una modifica della loro procedura penale, nel rispetto dei principi fondamentali, e, se del caso, introducono una nuova normativa a tale fine";
g) all'articolo 5: "Gli Stati membri, in contatto con l'industria, collaborano, scambiando le loro esperienze ed incoraggiando, se possibile, la preparazione di filtri e di altre possibilità tecniche atte ad impedire e ad individuare la diffusione di materiale di pornografia infantile";

impegna il Governo

1. a valutare la possibilità di istituire presso il Ministero dell'interno il "Dipartimento operativo a tutela dell'infanzia" (DOTI), una task-force che coordini ed armonizzi, nell'ambito delle rispettive competenze, tutte le forze in campo che già operano nella lotta contro la pedo-pornografia, dotandolo di strumenti normativi e tecnici e di adeguate risorse per una sempre più incisiva ed efficace azione di contrasto.

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(*) La risoluzione 7-00028 è stata presentata alla Presidenza del Senato per essere discussa presso la Commissione parlamentare per l'infanzia. L'articolo 50, comma 2, del Regolamento del Senato non può trovare applicazione, in quanto trattasi di Commissione bicamerale presieduta da un componente dell'altro ramo del Parlamento

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