Commissione parlamentare per l'infanzia

 

Risoluzione 7-00975 Pozza Tasca: iniziative in materia di pedofilia

La Commissione bicamerale per l'infanzia,

premesso che:

a) il fenomeno della pedofilia e della pedopornografia ha assunto dimensioni internazionali sempre più drammatiche;
b) l'estensione incontrollata del fenomeno ha trovato una sua vetrina privilegiata in Internet - 20.000 sono stati i siti pedofili sino ad ora censiti - che consente la diffusione di aberrazioni criminali senza che si siano trovati ancora strumenti validi a fermare tali messaggi e ad individuare e punire i responsabili;
c) la produzione di materiale pedopornografico non conosce ormai più limite: l'inchiesta recente di Torre Annunziata ha evidenziato l'efferatezza dell'organizzazione internazionale di pedofili che sequestra ed usa minori per produrre immagini pornografiche di sconcertante violenza ed orrore;
d) l'operazione suddetta, compiuta in collaborazione con la polizia russa, ha condotto all'arresto di 11 persone, 8 in Italia e 3 in Russia, accusate di commercio e detenzione di materiale pedopornografico; inoltre altri 495 italiani hanno ricevuto un avviso di garanzia, 1692 sono stati iscritti nel registro degli indagati, mentre la posizione di 3000 persone, entrate in contatto con l'organizzazione russa dall'Italia, é ancora sotto osservazione;
e) le Nazioni Unite, nella scadenza, nell'anno 2000, del X anniversario del Summit mondiale per l'infanzia, hanno varato due protocolli facoltativi alla Convenzione ONU del 1989, uno dei quali è dedicato alta vendita dei minori, della prostituzione e della pornografia infantile, che richiama gli Stati membri all'attuazione dei provvedimenti contenuti nel Programma d'azione per la prevenzione della prostituzione e della pornografia infantile, nella Dichiarazione e Piano d'azione adottati al Congresso di Stoccolma contro lo sfruttamento sessuale commerciale dell'infanzia, tenutosi a Stoccolma dal 27 al 31 agosto 1996;
f) il Consiglio dell'Unione europea, con decisione del 29 maggio 2000, ha chiesto agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie perché: favoriscano la segnalazione, da parte degli utenti di Internet, di materiale pornografico con minori in rete; dialoghino con le industrie del settore informatico e intensifichino lo scambio di esperienze tra le polizie dei diversi paesi nella lotta alla criminalità della pornografia dei minori;
g) il Parlamento europeo, si riunisce oggi per votare la risoluzione sul controllo parentale delle emissioni televisive, (COM 371) al cui interno sono previste misure per la tutela mediatica dei minori;
h) l'ultima versione della Carta Europea sui diritti Fondamentali (Convenant 45 del 28 luglio 2000) - in linea con i principi internazionali accettati dagli Stati membri con la ratifica delta Convenzione ONU sui diritti del bambino del 1989 - contiene, all'articolo 23, la tutela dell'interesse superiore del bambino;
i) esemplare in Germania è stata la condanna di un provider ritenuto responsabile di aver consentito l'accesso e la diffusione di materiale pornografico che coinvolgeva bambini ed animali, pur avendo la possibilità tecnica di filtrare e censurare i filmati immessi in rete;
j) il Parlamento italiano ha varato in questa Legislatura la legge n. 269 del 1998 in materia di sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale, in danno dei minori, che, istituendo una nuova fattispecie di reato, rappresenta un esempio tra i più avanzati a livello europeo della legislazione in materia, e che è operativo il Piano nazionale per la tutela dei diritti dei minori, approvato con decreto del Presidente della Repubblica il 13 giugno 2000;

impegna il Governo

1. a intervenire per l'attivazione, con tempestività e rigore, delle misure indicate nella decisione del Consiglio dell'Unione europea "atte a prevenire e combattere la produzione, il trattamento, il possesso e la diffusione di materiale di pornografia infantile", adeguando, ove necessario, la normativa vigente;
2. a presentare il piano delle azioni applicative rispetto alla decisione n. 276/199/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 gennaio 1999, che adotta un piano pluriennale d'azione comunitaria per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuso attraverso le reti globali;
3. a farsi portavoce, come prossimo Paese presidente del G8, di una comune strategia politica e giudiziaria a livello mondiale che, anche attraverso trattati multilaterali, impegni i Paesi membri, quali la Russia ed il Giappone, ad una strategia di regolamentazione dei Siti Internet;
4. a farsi portavoce perché, alla prossima Conferenza intergovernativa di Nizza, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea sia integrata nei Trattati e sia considerata giuridicamente applicabile;
5. ad intensificare le campagne di sensibilizzazione antipedofilia a tutti i livelli, soprattutto nelle scuole, in modo che sia sempre vigile l'allarme sociale verso uno dei crimini più efferati dell'umanità;
6. a dotare le Forze dell'ordine, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge n. 269 del 1998, di mezzi tecnologici adeguati a contrastare e sgominare le reti criminali di pedofili, attraverso una collaborazione interforze e un potenziamento degli organici;
7. a intervenire affinché siano vincolati i provider ed i server di Internet a conservare i dati di accesso per 10 anni, in modo da facilitare le indagini condotte dalle Forze di Polizia.

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