Commissione parlamentare per l'infanzia
Risoluzione n. 7-bis-00001 De Luca Athos: baby calciatori (*)
La Commissione parlamentare per l'infanzia,
premesso:
che ogni anno centinaia di bambini sono prelevati dai paesi più poveri, in particolare
dall'Africa, da procuratori che li portano in Italia per venderli alle società di calcio;
che sia Hayatou, numero due della FIFA, che Pelè, oggi Ministro dello sport in Brasile,
hanno già denunciato pubblicamente questo commercio di bambini;
che circa 5.300 (ma mancano i dati delle regioni Campania e Basilicata) ragazzi
extracomunitari under 16 giocano nel nostro paese e solo 23 hanno un regolare
contratto;
che molti dei suddetti ragazzi sono portati in Italia senza famiglia finendo nelle mani di
speculatori che li alloggiano da qualche parte in attesa di sbarcarli;
che per i ragazzi meno fortunati che non superano il provino ed ai quali viene garantito
il viaggio di ritorno rientrare al proprio paese d'origine rappresenta un dramma anche
psichico legato al fatto di aver fallito;
considerato:
che tesserare un extracomunitario è facilissimo, dato che è
sufficiente un'autocertificazione che dichiari la residenza in Italia, senza bisogno di
documenti né permesso di soggiorno;
che nella maggior parte dei casi questi ragazzi vivono in condizioni disagiate e spesso,
anziché offrire loro delle vere opportunità, vengono illusi realizzando così una sorta
di nuovo colonialismo
impegna il governo:
ad attivarsi nelle sedi opportune per sensibilizzare gli, organi
istituzionali anche a livello europeo affinché sia prestata la massima vigilanza sullo
svolgimento delle attività sportive dilettantistiche con particolare attenzione agli
illeciti e alle speculazioni nei confronti dei minori;
ad adoperarsi per porre in essere idonee iniziative legislative che regolino in modo
trasparente il tesseramento dei minori under 16 soprattutto stranieri presso le
federazioni sportive ed in particolar modo presso la Federcalcio;
ad effettuare attraverso gli uffici preposti indagini e controlli periodici affinché
venga garantito ai minori anche stranieri il diritto allo studio e alla famiglia e
qualsiasi altra condizione protesa ad una corretta crescita;
a fornire maggiori informazioni sul destino di tutti quei ragazzi che, non avendo la
fortuna di diventare campioni sportivi, molto spesso sono sfruttati in altre attività o
finiscono per diventare la manovalanza della malavita locale;
a realizzare e finanziare progetti che intervenendo direttamente presso i paesi poveri
possano impedire questa trasmigrazione;
ad intervenire presso il CONI perché solleciti le federazioni sportive a stabilire un
accordo con l'ANCI per avvalersi del supporto dei servizi sociali per l'accertamento delle
reali situazioni di residenza, di assolvimento dell'obbligo scolastico ed
igienico-sanitarie vissute dai bambini extracomunitari impegnati nelle società sportive
ed in particolare in quelle calcistiche.
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(*) La risoluzione 7-bis-00001 è stata presentata alla Presidenza del Senato per essere discussa presso la Commissione parlamentare per l'infanzia. L'articolo 50, comma 2, del Regolamento del Senato non può trovare applicazione, in quanto trattasi di Commissione bicamerale presieduta da un componente dell'altro ramo del Parlamento